A Palermo risiedono 25.753 stranieri provenienti da ben 130 Paesi diversi, pari al 3,8% della popolazione. La comunità più numerosa è quella del Bangladesh, con 5.339 residenti, pari al 20,7% del totale degli stranieri. Sono i dati diramati dal Comune di Palermo raccolti in un fascicolo che contiene una serie di elaborazioni statistiche dei dati contenuti nell’anagrafe cittadina, al fine di ottenere un’analisi della presenza straniera a Palermo aggiornata al 2018. Dopo il Bangladesh, si trovano in classifica Sri Lanka, Romania, Ghana e Filippine. Questi paesi da soli, coprono quasi i due terzi del totale degli stranieri. I dati sono stati elaborati dall’Ufficio statistico del Comune che è parte del sistema statistico nazionale.
Per il sindaco Orlando le statistiche restituiscono l’immagine di una città ricca di culture, accogliente. “Una città – dice il sindaco di Palermo – nella quale tutti e ciascuno vedono rispettati la propria identità e i propri diritti. Salta all’occhio quell’unico neo dei quasi 4.000 ragazzi e ragazze nostri concittadini privi della nazionalità italiana per colpa di una legge che vieta a coloro che nascono e vivono in Italia di esserne pienamente cittadini”.
Per una completa comprensione della consistenza del fenomeno in Città, ai numeri relativi ai cittadini stranieri residenti a Palermo occorre aggiungere anche quegli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana che sono più di 4.300, di cui quasi 268 nel 2018. Complessivamente, quindi, la presenza stranierà in città supera quota 30 mila residenti.
Secondo le statistiche del comune un interessante sottoinsieme degli stranieri residenti a Palermo è costituito dagli stranieri minorenni, e all’interno di questi dai cosiddetti immigrati di seconda generazione, ovvero i cittadini minorenni nati in Italia da genitori stranieri, e quindi di cittadinanza straniera, in base alla vigente legislazione, che non prevede lo ius soli. A Palermo, su 5.048 stranieri minorenni, 3.934, sono nati in Italia e 3.753, pari al 74,3%, sono nati a Palermo.
Negli ultimi anni il numero di cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana è sensibilmente cresciuto. Da meno di mille nel 2009, sono passati a 1.621 nel 2012, 2.811 nel 2015 e 4.323 nel 2017. In cinque anni, dal 2013 al 2018, sono cresciuti del 125% e in dieci anni, dal 2008 al 2018, addirittura del 447,5%. L’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione è passata dal 3,5% del 2008, al 4% del 2010, al 4,5% del 2012 e del 2013. Nel 2014, a causa del ridimensionamento determinato dalla revisione anagrafica, l’incidenza è scesa al 3,8%, nei due anni successivi è risalita al 4%, nel 2017 è scesa al 3,8% e nel 2018 è risalita al 3,9%. A queste percentuali va poi aggiunta l’incidenza dei cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana, pari allo 0,1% nel 2008 e cresciuta fino allo 0,7% nel 2018.
Dall’analisi dei dati si rileva che la Circoscrizione con il maggior numero di cittadini di origine straniera è la Ottava, con 7.041 abitanti (pari al 23,4% del totale dei cittadini di origine straniera residenti a Palermo), seguita dalla Quinta, con 6.355 e dalla Prima, con 6.055. In queste tre Circoscrizioni vivono quasi i due terzi (64,6%) del totale dei cittadini di origine straniera residenti a Palermo.
Il dato che emerge dalle statistiche è che le diverse comunità straniere si distribuiscono nel territorio comunale. I cittadini del Bangladesh sono fortemente concentrati nella Prima Circoscrizione (dove risiede il 44,6% del totale dei bengalesi), mentre i cittadini dello Sri Lanka preferiscono la Quinta e la Ottava Circoscrizione, dove risiedono rispettivamente il 39,6% e il 25,4% del totale dei cingalesi. I rumeni sono presenti un po’ in tutte le Circoscrizioni, anche se il numero maggiore risiede nella Ottava (27,1%). I ghanesi si concentrano soprattutto nella Terza Circoscrizione (36,7%), nella Quinta (21,5%) e nella Prima (14,5%). I cittadini delle Filippine, infine, sono fortemente concentrati nella Ottava Circoscrizione, dove risiede ben il 76,8% del totale dei filippini.
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