A 17 anni dalla strage di Nassirya si rinnova il ricorso per le vittime. Tra queste c’era il vice brigadiere Domenico Intravaia ricordato questa mattina a Monreale (Pa), sua città di origine, nel corso di una commemorazione a porte chiuse a causa del Covid19. “A 17 anni da quel terribile giorno il dolore è ancora troppo grande, è una ferita che non si rimarginerà mai”. Lo dice Marco, in occasione dell’anniversario della strage di Nassiriya in cui perse la vita suo padre.
“È stato un buon genitore – continua Intravaia -, un servitore dello Stato, un modello esemplare di cittadino italiano. Ha combattuto il terrorismo islamico con coraggio. Ha sostenuto la martoriata popolazione irachena con grande umanità. Resta per noi un grande uomo che, dinnanzi alla morte annunciata, con coraggio ha onorato la divisa che indossava, fedele, fino alla morte, al giuramento prestato alla Repubblica”. “In questo momento così critico per il Paese a causa della pandemia – conclude il figlio del militare -, nel quale deve esprimersi con ancora più forza il sentimento di solidarietà, di appartenenza e di unità di tutto il popolo italiano, il sacrificio di mio padre e dei suoi commilitoni caduti a Nassiriya testimonia il valore di chi ha fatto della cura degli altri e della dedizione al prossimo il proprio lavoro, fino al più alto sacrificio”.
Oggi, in occasione della “12^ Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, nel 17° Anniversario della strage di Nassiriya, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie vigenti, si è tenuto un momento di raccoglimento, nel Cimitero di Monreale con la deposizione di un cuscino di fiori alla sepoltura del V.B. Domenico Intravaia caduto nella strage di Nassiriya.
Sono intervenuti il Prefetto delle Provincia di Palermo, dott. Giuseppe Forlani, il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Gen.B. Rosario Castello, il Comandante Provinciale, Gen.B. Arturo Guarino, il Sindaco di Monreale Dott. Alberto Arcidiacono e il Cappellano Militare Don Salvatore Falzone; in chiusura, il Generale Castello ha ringraziato le autorità civili e militari intervenute e i familiari dei caduti.
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