Dopo 97 anni Isnello, un borgo delle Madonie in provincia di Palermo, ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. La decisione è stata assunta dal consiglio comunale con un solo voto contrario.
La decisione su input dell’Anpi
A sollecitarne la revoca è stata ora la sezione dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Isnello. La responsabile Giusy Vacca aveva scritto al sindaco e al consiglio comunale una nota con la quale ricorda che il paese ha dato un contributo anche umano alla Resistenza con la figura di Giovanni Ortoleva, il partigiano Jacon fucilato dai fascisti a Salussola, in Piemonte, con altri partigiani.
Il viaggio nel 1924
La cittadinanza onoraria era stata conferita al capo del fascismo in occasione di un suo viaggio in Sicilia nel 1924.”La revoca della cittadinanza – secondo Giusy Vacca – assume un valore altamente simbolico, un atto di memoria attiva e non di negazione storica”.
La battaglia nelle Madonie
Una battaglia simile era stata portata avanti nel 2019 anche a Castelbuono, comune delle Madonie limitrofo a Isnello. In quel caso però non avvenne nessuna revoca della vecchia deliberazione del consiglio comunale risalente al 23 maggio 1924. Benito Mussolini rimarrà cittadino onorario di Castelbuono.
Ad intestarsi la battaglia per la cancellazione del riconoscimento era stato Andrea Prestianni, capogruppo di maggioranza dei «Democratici per Castelbuono» e iscritto all’Anpi. Fece poi un passo indietro, perché non ci sono più le condizioni per portare avanti il suo intento.
Nell’estate del 2016, dall’archivio storico comunale, era venuta fuori la vecchia deliberazione con la quale il consesso consiliare votata all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria al Duce. Allora il capogruppo del centrosinistra Giuseppe Fiasconaro si era espresso favorevole alla revoca, ma poi era iniziata la campagna elettorale per le amministrative e il Comune di Castelbuono aveva avuto altro a cui pensare. Fino a quando sul caso era tornato Prestianni, capogruppo – come detto – dei «Democratici per Castelbuono», la compagine che appoggia il sindaco Mario Cicero. La sua proposta, però, non ha trovato la maggioranza necessaria in seno al Consiglio comunale, anzi ha riscontrato l’opposizione della destra del suo movimento.
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