- Brucia la provincia di Palermo dove sono in corso diversi roghi
- Sulle Madonie la situazione più preoccupante, aziende agricole distrutte e animali uccisi
- Oggi vertice a Palermo, c’è il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli
Per tutta la notte i vigili del fuoco sono stati impegnati in Sicilia e Calabria, dove permangono le maggiori criticità: oltre 300 gli interventi svolti nelle ultime dodici ore, dall’alba sette Canadair in volo nelle province di Palermo, Messina, Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza.
Centinaia di roghi dolosi
I pompieri sono impegnati nello spegnimento degli incendi boschivi che da giorni stanno interessando Petralia Soprana, nel Palermitano. Senza sosta il lavoro delle squadre schierate a protezione delle abitazioni vicine ai fronti di fiamma. Sempre in provincia di Palermo, dalle Madonie a Monreale si sono susseguiti una serie di focolai. Roghi nella zona di Geraci Siculo, sulle Petralie e nella zona di Monreale, a San Martino delle scale e nella frazione di Montefiascone.
Allarme sulle Madonie
Madonie isolate per ore. Strade chiuse al transito. È stato impossibile raggiungere i comuni montani fino a tarda notte. Il fuoco ha assediato le principali vie di comunicazione dove, lungo la sede stradale, sono caduti i pali della rete elettrica e telefonica. Sono andati in cenere migliaia di ettari di pascolo e di macchia mediterranea, boschi in fiamme, casolari, stalle distrutte, animali arsi vivi.
Vertice a Palermo
Oggi intanto a Palermo, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, con il viceministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, incontrano il presidente dell’Anci e sindaco di Palermo Leoluca Orlando e i sindaci dei comuni più colpiti dagli incendi che hanno interessato in questi giorni l’Isola e per confrontatosi con le categorie produttive. “Come per la Sardegna – hanno detto Patuanelli e Todde – abbiamo deciso di recarci in Sicilia per incontrare i sindaci dei comuni più colpiti dagli incendi e le categorie produttive. Il governo vuole dimostrare estrema vicinanza ai territori, confermando che il governo non ha alcuna intenzione di lasciarli soli. Oggi è la conferma che lo Stato c’è e non vuole lasciare nessuno indietro”.
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