“Stamattina i cittadini di Palermo non hanno potuto assistere, al Giardino Inglese, alle celebrazioni in memoria dei caduti della Resistenza, ascoltare l’inno nazionale, partecipare al minuto di silenzio, rendere onore a chi ha liberato l’Italia dai fascisti. La consueta deposizione delle corone per ricordare i caduti di Cefalonia e il partigiano Pompeo Colajanni, da sempre prevista alle 9:30, è stata anticipata alle 8:00 senza che la città intera fosse informata per tempo. La contro-cerimonia di Salvini a Corleone ha costretto le autorità militari a fare i salti mortali per coprire le due iniziative. Siamo di fronte all’ennesima porcata del ministro della propaganda. Uno sfregio alla memoria di chi ha combattuto per la libertà e di chi sente il dovere, ogni anno al Giardino Inglese, di coltivare la memoria”. Così su Facebook il segretario del Pd Sicilia, Davide Faraone.
Ci va forse più pesante il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Quella di oggi è una festa di ringraziamento e di futuro. Una festa della Repubblica con riflessioni e sorrisi e non con slogan e risate. Dobbiamo rendere grazie ai partigiani che hanno combattuto il potere nazifascista e ai sindacalisti che hanno combattuto il potere mafioso; entrambi ponendosi come Padri della Costituzione a garanzia dei diritti inviolabili della persona umana mortificati dal potere nazifascista e dal potere mafioso”afferma il primo cittadino di Palermo.
“Chi cerca di dividere lotta al nazifascismo e lotta alla mafia – aggiunge – o è ignorante o è eversivo, ignora o viola la Costituzione fondata e vissuta quotidianamente su lotta per i diritti di tutti e di ciascuno e dell’equilibrio e del rispetto dei poteri dello Stato”. Orlando ha preso parte al corteo organizzato dall’Anpi e dal sindacato, conclusosi davanti il Teatro Massimo, dove ha letto il testo della delibera approvata ieri sottolineando “l’importanza di una mobilitazione di tutti e di tutte a difesa della Costituzione e di quei diritti e valori fondamentali che essa rappresenta”.