2020 fuga dall’Udc. Parafrasando il titolo di un film si può riassumere così la situazione politica siciliana. O forse sarebbe meglio dire fuga dal centro, almeno quello ad oggi formalmente costituito. E non tutto va in direzione Forza Italia come sembrerebbero dire gli eventi delle ultime settimane.
Ad aprire il vaso di pandora è stata, una decina di giorni fa, Margherita La Rocca Ruvolo che ha lasciato per aderire, senza indugi, a Forza Italia. In quella occasione era dato per partente anche Giovanni Billa che, però, ha deciso di restare diffondendo una nota nella quale smentiva le sue intenzioni professate dai ben informati.
Attualmente nel gruppo Udc sarebbero in cinque. Oltre alla capogruppo Eleonora Lo Curto e all’assessore Mimmo Turano, ci sono lo stesso Bulla (Chissà se resterà anche dopo gli ultimi eventi) e due ‘federati’ ovvero Vincenzo Figuccia che ha il suo movimento e Danilo Lo Giudice che in realtà è un uomo di Cateno De Luca e del movimento di quest’ultimo Sicilia Vera, anche quello federato Udc.
L’addio di Lo Giudice è ufficiale “Il patto federativo siglato in occasione delle elezioni tra Sicilia Vera e l’Udc, purtroppo non ha visto alcuna concretezza rispetto all’azione quotidiana portata avanti fin qui da tutto il gruppo. Lascio l’Udc per tenere fede ai valori di Sicilia Vera che hanno sempre ispirato la mia attività” scrive in una nota il deputato.
“Più volte anche nei mesi scorsi ho manifestato questo mio malessere, trovandomi spesso a dover prendere posizione in solitaria su tematiche molto importanti, percependo anche un certo imbarazzo.”
“Nulla da dire rispetto ai colleghi, persone che stimo e che ringrazio comunque per il percorso fatto insieme, ma preferisco essere autonomo nell’azione quotidiana, portare avanti le battaglie che fin dal 2007 con Cateno De Luca, siamo riusciti a far approdare in Ars.”
“Da qui la scelta di iscrivermi al gruppo misto, avendo così la possibilità di valutare ogni singolo provvedimento per ciò che merita, consapevole che questa scelta possa rappresentare anche un rischio nell’ottica del prossimo appuntamento elettorale del 2022.”
“Vedremo se in futuro ci saranno le condizioni per un patto federativo con partiti nazionali che si ispirano alla valorizzazione delle autonomie e dei palazzi municipali, altrimenti continueremo come sempre ad agire nell’esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani, portando avanti come sempre i valori del nostro movimento di Sicilia Vera”.
L’altro addio è quello di Vincenzo Figuccia direzione Lega. Una cosa che era in pentola da due anni ma che adesso si sta concretizzando. Di fatto in casa Udc restano in tre e se andasse via, prima o poi, Bulla rischierebbero di non poter neanche più mantenere il gruppo. Ma Bulla resta. Almeno così dice lui.
Intanto domani Forza Italia ufficializzerà l’adesione di Daniela Ternullo proveniente da Ora Sicilia, ampiamente anticipata da BlogSicilia, ma non ancora l’adesione di Luisa Lantieri che lascia anche lei il gruppo Ora Sicilia (chissà se veramente diretta a Forza Italia) di fatto causandone lo scioglimento (a meno che Miccichè non firma una deroga magari animato dal senso di colpa per avergli tolto i deputati ‘vitali’).
In tanti, infine, si chiedono cosa succederò in casa Lega con l’arrivo di Figuccia. Le voci di altri addii sempre in direzione Forza Italia ci sono. Quanto ci sia di vero difficile saperlo in questo momento di grandi cambiamenti ma il rischio è che al suo arrivo Figuccia non trovi nessuno ad attenderlo. Almeno all’Ars
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