Condividere i propri averi con chi non possiede nulla.
Questa la mission condotta, a partire dal 1992, da Fra Mimmo Spatola che, insieme a 70 volontari, offre ogni giorno 150 pasti alle persone bisognose. Il servizio è offerto dalla comunità palermitana “Missione San Francesco”, o più comunemente nota come “I Cappuccini”, a pochi passi da via Pitrè.
Gli aiuti utilizzati arrivano quasi esclusivamente dal Banco Alimentare che dona prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, legumi, cibi in scatola, biscotti, olio e sughi. Il Banco propone quest’anno la ventesima edizione della “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” (GNCA), che si terrà domani in tutta la penisola, coinvolgendo in Sicilia 17.000 volontari nei supermercati.
“Verso la fine degli anni Ottanta – racconta il frate – questa realtà non esisteva, anche se il Convento curava l’assistenza di famiglie molto povere. Il problema a quel tempo non era così eclatante, come adesso, però ho deciso che qui doveva nascere una mensa per i bisognosi. Il Banco Alimentare per noi è stato, ed è, una provvidenza.”
Decisivo in tal senso il contributo dei volontari che partecipano all’iniziativa: “Io mi occupo direttamente della gestione, dell’approvvigionamento e della ricerca degli aiuti. – afferma Mimmo Scafidi, coordinatore della mensa – Di fatto, oltre le offerte dei fedeli, noi non abbiamo aiuto da parte di nessuno, ad eccezione del Banco alimentare con cui abbiamo instaurato un rapporto di comprensione e collaborazione. Nello specifico noi volontari ci rechiamo nei supermercati che il Banco ci indica e raccogliamo i prodotti.”
Sono 4,6 milioni le persone che in Italia soffrono di povertà alimentare: un numero allarmante, il più alto dal 2005 ad oggi. In Sicilia il Banco Alimentare della Sicilia onlus e il Banco Alimentare della Sicilia Occidentale aiutano 222.192 persone attraverso le 785 strutture caritative convenzionate tra cui rientrano mense, comunità per minori, banchi di solidarietà e centri d’accoglienza. Ma ci si domanda cosa accade nel momento in cui la 151esima persona chieda un pasto alla Comunità dei Cappuccini.
“Da noi vige la regola dei frati francescani per cui chiunque bussi alla nostra porta non può andare via senza mangiare. – spiega il coordinatore – Che siano merende, frutta, pane o formaggio, tutto ciò che è a disposizione in ogni caso viene diviso in ugual modo”.
Un grande aiuto, dunque, che necessita fortemente di collaborazione da parte dei cittadini invitati a partecipare attivamente alla colletta, donando una parte della propria spesa. Ma tutto questo non basta. A partire da maggio, infatti, la comunità risente degli effetti della crisi e di una progressiva diminuzione di offerte. Per questo motivo, precisa Scafidi “abbiamo costantemente bisogno di sostegno. Qualche tempo fa era finita la frutta e ci siamo trovati in forte difficoltà. Miracolosamente è arrivato un mezzo carico di frutta, ma non sempre è così. Avremmo bisogno di una supporto più forte, di una donazione. In attesa di questo chiunque abbia voglia di donare qualcosa sappia che abbiamo maggiormente bisogno di olio e formaggio.”
L’invito a partecipare all’iniziativa, arriva da Papa Francesco che nel discorso tenuto in occasione del Giubileo degli Operatori di Misericordia il 3 settembre scorso ha ricordato: “Non si può distogliere lo sguardo e voltarsi dall’altra parte per non vedere le tante forme di povertà che chiedono misericordia. La misericordia di Dio non è una bella idea, ma un’azione concreta”.
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