Saranno circa 1.000 le famiglie in tutt’Italia che verranno raggiunte dall’iniziativa messa in atto da L’Albero della Vita a favore di chi vive in condizioni di estrema povertà e che con l’arrivo del Covid19 ha visto l’aggravarsi della situazione al punto di non aver nulla da mettere a tavola per cena e non poter garantire una connessione con la scuola ai propri figli. L’Albero della Vita infatti consegna connessioni ad internet e tablet e buoni spesa alle famiglie in difficoltà in tutt’Italia.
In particolare a Palermo l’iniziativa coinvolgerà più di 100 famiglie abitanti di quartieri Zen e Brancaccio. Esclusione educativa e fame sono quello che lamentano le famiglie che l’ente segue dal 2014 con il programma di contrasto alla povertà minorile, Varcare La Soglia, attivo nelle città di Palermo, Catanzaro, Napoli, Genova, Milano e Legnano. Così L’Albero della Vita si è attivato velocemente per portare un aiuto concreto alle famiglie inserite nel programma, che vivevano già in una situazione di grande fragilità e precarietà prima di questa grande emergenza (secondo i dati Istat sono oltre 1,8 milioni le famiglie in Italia che vivono in condizioni di povertà assoluta).
L’Albero della Vita inizia così a distribuire in tutt’Italia circa 800 buoni spesa inviati direttamente sui cellulari da consumare nei negozi più vicini alle abitazioni, e quasi 500 dispositivi e connessioni per ogni famiglia. Per far fronte immediatamente ai principali bisogni delle famiglie in povertà seguite dal programma.
Si denuncia un’emergenza nell’emergenza che si sta consumando in maniera silenziosa, all’interno di queste famiglie: sono costrette a stare in spazi abitativi molto piccoli, spesso in 4 o 5, con situazioni non certo adatte a bambini, con scarsa connessione alla rete, pochissimi soldi, perché spesso i genitori sono senza lavoro, o hanno un lavoro precario, privo di protezioni sociali, e perciò difficilmente potranno accedere anche ai nuovi ammortizzatori sociali (cassa integrazione in deroga, estensione del fondo di integrazione salariale anche alle micro-imprese). Senza parlare delle situazioni di violenza domestica, molto sovente associata a situazioni di degrado.
In tutto questo, i bambini sono quelli che pagano il prezzo più alto. La sospensione delle lezioni e la chiusura di tutte le attività educative dedicate ai bambini e ai ragazzi più svantaggiati rischia di creare un’emergenza parallela a quella sanitaria, anche se invisibile e non documentata dal bollettino quotidiano dei contagiati e dei morti. Sono bambini che erano abituati a consumare l’unico pasto della giornata alla mensa scolastica e che ora, vedono la gente che affolla i supermercati, piangono perché dicono ai loro genitori “Noi moriremo di fame”. Ci riportano questo le nostre famiglie.
Sulla decisione del Governo e dell’ANCI per l’attivazione di un fondo di aiuto immediato alle famiglie più vulnerabili, L’Albero della Vita si dichiara ovviamente fiducioso, nel frattempo però: “Continueremo a fare la nostra parte affinché questo aiuto raggiunga il prima possibile coloro che ne hanno bisogno”.
Gli ultimi dati riportati da OCSE non sono per nulla rassicuranti, il 27% della popolazione italiana rischia di finire in povertà se dovesse perdere tre mesi consecutivi di stipendio, scenario che in questa situazione data dall’emergenza Coronavirus potrebbe diventare a breve una triste realtà.