Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che dichiara ufficialmente “impossibile” qualsiasi negoziato tra Kiev e il presidente russo Vladimir Putin.
Il decreto ha attuato una decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino e ha formalizzato quanto detto da Zelensky il 30 settembre scorso dopo che Putin ha proclamato l’annessione di quattro regioni dell’Ucraina, parzialmente occupate, in seguito a referendum – farsa.
“Putin non sa cosa siano la dignità e l’onestà. Pertanto, siamo pronti per un dialogo con la Russi ma con un altro presidente”, ha detto Zelenskiy il 30 settembre.
Inoltre, il decreto prevede che l’Ucraina utilizzerà i mezzi militari per riportare sotto il suo controllo i territori occupati dalla Russia. Tale decreto arriva quando le forze di Kiev hanno sfondato le difese russe nell’Ucraina meridionale e ampliato una rapida offensiva a est, riconquistando il territorio nelle aree dichiarate annesse dalla Russia.
Putin, che compie 70 anni questa settimana, potrebbe candidarsi altre due volte in base agli emendamenti costituzionali da lui presieduti, rimanendo potenzialmente al potere fino al 2036.
La replica del Cremlino, tramite il portavoce Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, non s’è fatta attendere: “Per negoziare servono due parti. Aspetteremo un cambiamento nella posizione dell’attuale presidente, oppure aspetteremo il futuro presidente dell’Ucraina, che cambierà le sue posizioni nell’interesse del popolo ucraino”.
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