«I vaccini attualmente disponibili, specie quelli a mRna, sono estremamente efficaci contro la variante Delta, che purtroppo è contagiosissima. La loro efficacia fa prevedere che un utilizzo molto esteso potrebbe fare abortire eventuali nuove ondate epidemiche. Però bisogna vaccinarsi tutti».
Così il virologo Roberto Burioni, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sul sito di divulgazione medico-scientifico MedicalFacts.it fondato dal virologo, commentando lo studio inglese pubblicato sul New England Journal of Medicine che fa chiarezza sull’effetto scudo dei due prodotti più utilizzati per la profilassi nel Paese: il vaccino Pfizer-BioNTech e il vaccino AstraZeneca.
«Quando appare una variante, ovviamente, non si sa immediatamente se i vaccinati siano protetti da essi. Bisogna avere il tempo di osservare – ha spiegato Burioni – Ma quello che si può sapere immediatamente (o quasi) è se i sieri dei vaccinati, in esperimenti di laboratorio, bloccano il virus. Se questo succede non c’è la certezza della protezione, ma si può essere ottimisti. Per la variante Delta questi esperimenti sono stati fatti e hanno dato risultati molto lusinghieri. È vero che l’attività ‘bloccante’ (correttamente si chiama neutralizzante) dei sieri nei confronti di Delta è diminuita, ma rimane molto al di sopra di quello che consideriamo il livello di guardia», ha precisato il virologo.
«Ricordatelo sempre quando leggete articoli terrorizzanti che vi dicono ‘il potere neutralizzante contro la variante x è calato di sei volte’. Quello che è importante è il valore assoluto. Che una lastra di metallo sia spessa 5 cm o 2 cm cambia poco se vi sparano con una pistola, siete comunque al sicuro», ha concluso Burioni.
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