In Francia Valérie Bacot, che ha subito abusi per quasi trent’anni dal marito, è stata dichiarata colpevole del suo omicidio ma non sconterà neanche un giorno di prigione.
Il tribunale ha condannato la donna a 4 anni di carcere, con 3 sospesi e rilasciata perché ne ha già scontato uno, come riportato dalla BBC.
La donna era crollata in aula quando i Pubblici Ministeri hanno chiesto la sua condanna ma è stata liberata grazie alla proverbiale clemenza della corte.
Valérie Bacot ha ammesso di avere ucciso il marito nel marzo 2016 con la sua stessa pistola. La donna, 40 anni, è stata vittima di abusi dall’età di 12 anni dal suo patrigno Daniel Polette, che è poi diventato anche il marito.
Per anni l’uomo ha costretto la donna a prostitursi ma Valérie Bacot ha poi reagito qunado Daniel Polette ha cominciato a minacciare di abusare anche della loro figlia.
Più di 700mila persone in Francia hanno firmato una petizione per chiedere la liberazione di Valérie.
Mentre la donna lasciava il tribunale, una folla di sostenitori ha applaudito al grido di ‘Brava!’. Ai giornalisti, però, Valérie ha detto che la sua battaglia non è ancora finita: «Non sono sollevata. Sono distrutta fisicamente e mentalmente», aggiungendo di desiderare soltanto di tornare dai suoi quattro figli.
Valérie Bacot ha trascorso un anno in custodia cautelare e, prima della decisione della giuria, i suoi avvocati hanno chiesto non solo la sua liberazione ma anche di essere scagionata da ogni accusa mossa contro di lei.
Il legale Nathalie Tomasini ha dichiarato alla stampa: «Per me è una vittoria immensa che quella donna possa tornare stasera dai suoi figli. Sono molto commossa. Giustizia è stata fatta» anche se avrebbe voluto che la difesa della «sindrome della donna maltrattata» fosse stata accettata come legittima difesa in Francia, così come già avviene in Canada.