Rischiava di perdere la casa perché da sei mesi non riusciva a pagare l’affitto, ma una settimana fa ha vinto 5 milioni di euro al Gratta e vinci.
E ora, come scrive Repubblica, che è diventata ricca la signora Marta (nome di fantasia), 50 anni, di Grosseto, ha deciso che per lei, abituata ad avere poco, quei soldi sono davvero tanti.Troppi.
Così ha deciso di devolverne parte a chi ne ha bisogno: amici, associazioni, bisognosi. Ha scritto una lista con una cinquantina di nomi e cifre, ha convocato i primi dell’elenco nella sua abitazione.
«Tu e Valentina mi avevate parlato del progetto di un centro disabili — ha detto a Gianluca D’Ascoli, 42 anni, grossetano e compagno della titolare del tabacchi dove la signora ha comprato il biglietto vincente — in passato avrei voluto aiutarvi ma non avevo soldi. Ora ce li ho, e voglio farvi una donazione».
Poi è partita per Pavia, per comunicare la sua scelta ad una famiglia in difficoltà che in passato l’aveva aiutata. Ora lei ha deciso di inserirli nella lista, e di andare a portare l’inaspettato dono di persona. Chiedendo però agli di restare anonima, fino a «quando non avrò sistemato tutto», ha detto agli amici.
La storia di riscatto e di generosità, della Dea bendata che in un normale giorno di settembre decide di premiare chi nella vita, fino ad oggi, ha sempre sofferto, l’ha raccontata il quotidiano Il Tirreno. La signora Marta con quei 5 milioni comprerà la casa da cui stava per essere sfrattata. Conserverà una parte di quel bottino piovuto dal cielo per assicurarsi un futuro tranquillo.
Ma donerà la gran parte della somma per aiutare le persone a realizzare i loro sogni. «È una persona buona — racconta D’Ascoli — vive sola, si arrangia facendo lavori domestici, pulizie, la baby sitter. È una fortuna caduta a pennello». A Grosseto la sorte ha colpito il 12 settembre scorso nella tabaccheria di via Liri gestita dai fratelli Riccardo e Valentina Fabbrini.
La signora era una cliente abituale, e quel giorno aveva comprato un Maxi Miliardario da 20 euro.Probabilità di vincita dell’importo massimo di 5 milioni di euro: uno ogni 7,5 milioni di biglietti. Quello, per la cinquantenne grossetana, era un giorno fortunato: «Ma ci sono tutti questi zeri?», ha chiesto quasi sconvolta alla negoziante. Valentina ha convalidato il biglietto e la vincita, e la donna è scappata via in lacrime. Mentre al tabacchi si festeggiava con foto ricordo e sorrisi lei è scomparsa
. «Per una settimana non l’abbiamo più vista — racconta D’Ascoli — poi tre giorni fa mi ha telefonato».«Vieni, devo parlarti», e quando D’Ascoli la raggiunge nella sua abitazione lei le rivela il suo piano: aiutarlo a comprare e ristrutturare un vecchio casale nelle campagne grossetane per costruire un centro per disabili: «Sono scoppiato a piangere — dice l’uomo — non me lo aspettavo.Vogliamo realizzare un asilo a costo zero per le famiglie bisognose, un ristorante con lavoratori portatori di handicap, una struttura ricettiva a basso costo per le famiglie in difficoltà, una piscina per la riabilitazione e una pista per l’ippoterapia».
Un progetto che D’Ascoli e la compagna hanno in mente da tempo, da quando cinque anni fa una malattia ha portato via la nipote del quarantaduenne, a soli 19 anni: «Nonostante le nostre richieste di acquistare il casale per ora è tutto fermo — dice — ma con la donazione forse qualcosa si muoverà».Una cifra importante, assicura D’Ascoli, che però rispettando la volontà della sua donatrice preferisce non divulgare.
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