- Firmato il protocollo per le vaccinazioni anti Covid-19 in farmacia.
- A somministrare i vaccini farmacisti abilitati con opportuno corso.
Roberto Speranza, ministro della Salute, ha annunciato di avere firmato oggi «il protocollo con Regioni e farmacisti per far partire in sicurezza le vaccinazioni Covid nelle farmacie del nostro Paese. La campagna di vaccinazione è la vera chiave per chiudere questa stagione così difficile. Oggi facciamo un altro importante passo avanti per renderla più veloce e capillare».
L’accordo quadro tra Governo, Regioni-PPAA, Federfarma e Assofarm prevede che le somministrazioni siano svolte dai farmacisti abilitati con opportuno corso, ad eccezione delle vaccinazioni nei confronti dei soggetti ad «estrema vulnerabilità o con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave/anafilattica».
Le attività di prenotazione e esecuzione dei vaccini verranno eseguite dalle farmacie «secondo i programmi di individuazione della popolazione target previamente definiti dalle autorità e seguendo i criteri di priorità».
Come accennato il farmacista, quale professionista sanitario, si legge nell’accordo, «risulta abilitato all’esecuzione delle somministrazioni vaccinali contro il SARS-CoV-2 sulla base degli specifici programmi e moduli formativi organizzati dall’istituto Superiore di Sanità».
Il vaccino si somministra esclusivamente previa acquisizione del consenso informato attraverso la compilazione della scheda per la valutazione dell’idoneità/inidoneità del soggetto a sottoporsi alla somministrazione vaccinale.
Inoltre, in base a quanto previsto dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, «in ogni farmacia con dipendenti è presente un addetto al primo soccorso, opportunamente formato secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale 15 luglio 2003.
Spetterà alle Aziende sanitarie locali territorialmente competenti l’onere della distribuzione delle dosi vaccinali alle farmacie aderenti alla campagna vaccinale, per la successiva inoculazione a favore della popolazione.
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