Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al DL aiuti, con i nuovi sostegni per famiglie e imprese per contrastare gli effetti della guerra in Ucraina ma senza il voto del MoVimento 5 Stelle. Infatti, stando a quanto si è appreso, i ministri pentastellati non hanno partecipato al voto in dissenso sulle norme per i rifiuti di Roma che danno poteri speciali al commissario per il Giubileo, con la possibilità della realizzazione del termovalorizzatore.
Il premier Mario Draghi ha affermato che, con il DL aiuti dal valore di 14 miliardi di euro senza scostamento di bilancio, il governo testimonia la “vicinanza a tutti gli italiani. Le decisioni di oggi rappresentano bene la determinazione del governo. È il senso del governo stesso”. E ancora: “Il governo cerca di far il possibile per poter dare un senso di direzione, di vicinanza a tutti gli italiani, e le decisioni di oggi rappresentano bene la determinazione del governo. Le misure di oggi affrontano prima di tutto il problema del caro vita”.
Draghi ha spiegato che il provvedimento “si estende in molte aree: approviamo liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili, che ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti nelle rinnovabili, che contribuiranno a renderci più indipendenti dal gas russo“. “L’obiettivo principale è difendere il potere di acquisito delle famiglie e la capacità produttiva delle imprese”, ha proseguito. Il premier ha, inoltre, rimarcato che “l’economia attualmente attraversa una fase di rallentamento, nel senso che nel primo trimestre ha registrato un -0,2%. Parliamo non di una recesione ma di un rallentamento”.
Nel dettaglio, ha reso noto Draghi, “i provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi, che si aggiungono ai circa 15,5 miliardi dei precedenti, quindi siamo a un totale di circa 30 miliardi già spesi, ovvero circa 2 punti percentuali del PIL. E vorrei far notare che lo abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio”.
Draghi ha anche annunciato “un importante provvedimento di sostegno ai redditi di 28 milioni di italiani tra pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi con un reddito fino a 35mila euro con un bonus uguale per tutti di 200 euro, una misura che consente di aiutare le famiglie e limita i rischi di ulteriori aumenti di inflazione. Questo si ottiene aumentando la tassa sui profitti energetici delle aziende”. A tal proposito, il ministro dell’Economia Daniele Franco ha spiegato che il bonus vale “sei miliardi”, grazie all’aumento dell’aliquota della tassa sugli extraprofitti delle società energetiche che sale dal 10 al 15%.