Il governatore del Veneto Luca Zaia ha presentato oggi, giovedì 12 novembre, una nuova ordinanza per limitare gli assembramenti e, quindi, contenere l’impennata dei nuovi casi di Covid-19.
«In un mondo che rispetta le regole una ordinanza così non serve ma cerchiamo di intercettare gli irriducibili. La vedo come un fallimento sociale perché è la dimostrazione che a volte il buon senso non c’è per tutti, senza la collaborazione dei cittadini non ne veniamo fuori», ha affermato Zaia.
L’ordinanza, condivisa con i presidenti di Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, prevede che da venerdì dopo la mezzanotte fino al 3 dicembre su tutto il territorio regionale diventa:
- obbligatorio l’uso della mascherina al di fuori dell’abitazione ad eccezione dei bambini o di chi fa attività sportiva intensa;
- consentita l’attività sportiva e motoria nei parchi ma solo in aree periferiche e nel rispetto di almeno due metri di distanza,
- consentito l’accesso a pubblici esercizi non più di una persona alla volta;
- vietati i mercati se non in caso di apposito piano che prevede perimetrazione;
- orveglianza e varchi di accesso e fortemente raccomandato garantire quando possibile l’accesso agli esercizi commerciali nelle prime due di apertura agli over 65 anni.
Inoltre, nei giorni prefestivi in Veneto sono chiuse le grandi e medie strutture di vendita, sia a esercizio unico che con più negozi, compresi i parchi commerciali (Outlet). Restano aperti solo gli alimentari, farmacie e parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Nei giorni festivi è vietato ogni tipo di vendita anche dei negozi di vicinato, ad eccezione delle medesime categorie.
In Veneto si registrano oggi 3.564 nuovi casi positivi al coronavirus, che portano il totale da inizio pandemia a 90.901. I decessi sono 38, ora il totale in regione è di 2.727.
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