Esiste un «probabile» legame tra i casi di infiammazione al cuore e l’iniezione dei vaccini a RNA messaggero anti Covid-19 (Pfizer-Biontech e Moderna) ma i benefici di questi sieri superano i rischi, ha dichiarato venerdì 8 luglio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Gli esperti del Comitato consultivo globale sulla sicurezza dei vaccini dell’OMS hanno spiegato che casi di miocardite – infiammazione del muscolo cardiaco – e pericardite – infiammazione della membrana che circonda il cuore – sono stati segnalati in diversi Paesi, in particolare negli Stati Uniti.
«I casi segnalati si sono verificati generalmente nei giorni successivi alla vaccinazione, più frequentemente nei giovani uomini e più spesso dopo la seconda dose dei vaccini a RNA messaggero contro il Covid-19», si legge nella nota.
Dopo aver esaminato le informazioni disponibili fino ad oggi, gli esperti dell’OMS hanno concluso che «i dati attuali suggeriscono un probabile nesso causale tra miocardite e vaccini con RNA messaggero».
Tuttavia, hanno sottolineto, «i benefici dei vaccini a RNA messaggero superano i rischi nel ridurre i ricoveri e i decessi per infezioni da Covid-19».
Gli esperti dell’OMS hanno indicato anche che i dati disponibili suggeriscono che il decorso immediato di miocardite e pericardite dopo la vaccinazione è generalmente lieve e risponde al trattamento: «Sono in corso monitoraggi per determinare gli effetti a lungo termine». Gli esperti dell’OMS continueranno a valutare la situazione per aggiornare le loro raccomandazioni.
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