- L’Institut Pasteur ha annuciato lo stop dello sviluppo del proprio vaccino anti Covid-19.
- I risultati dei primi test hanno dimostrato che è meno efficace del previsto.
- Anche il vaccino di Sanofi sta subendo dei rallentamenti.
L’Institut Pasteur, fondazione francese, ha annunciato ieri, lunedì 25 gennaio, che ha deciso di interrompere lo sviluppo del proprio principale progetto di vaccino contro il Covid-19 perché i primi test hanno dimostrato che è meno efficace rispetto a quanto previsto.
Un’altra azienda francese, il gruppo farmaceutico Sanofi, a dicembre ha già comunicato che il proprio vaccino è in ritardo e potrebbe essere pronto soltanto alla fine del 2021. Anche in questo i risultati sono stati meno buoni del previsto.
Nel caso del vaccino di Pasteur, come spiegato dallo stesso istituto, «le risposte immunitarie indotte sono risultate inferiori a quelle osservate nelle persone guarite da un’infezione naturale nonché a quelle osservate con i vaccini autorizzati» contro il Covid-19.
Il vaccino di Pasteur ha utilizzato come base il vaccino contro il morbillo adattato per combattere il Covid-19. Per progettarlo e distribuirlo, l’istituto di ricerca francese aveva unito le forze con MSD, una delle più grandi società farmaceutiche del mondo con sede negli Stati Uniti d’America.
Pasteur ha specificato che sta lavorando su altri progetti di vaccini contro il Covid-19, tuttavia si trovano in una fase preliminare: «Uno, che può essere somministrato per via nasale, è stato sviluppato con la società di biotecnologie TheraVectys, membro dell’Institut Pasteur e specializzata nello sviluppo di vaccini».
Come specificato, però, questo e altri progetti sono «in fase preclinica», cioè non è stata avviata alcuna sperimentazione sull’uomo.
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