Da giovedì 16 dicembre, in Italia, parte la vaccinazione contro il Covid-19 anche per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.
Annamaria Staiano, ordinario di pediatria alla Federico II di Napoli e presidente della Società Italiana di Pediatria, all’AGI ha affermato che “l’unica certezza che abbiamo in questa pandemia tra tante incertezze è che i vaccini funzionano e sono sicuri, anche per i bambini”.
Tra l’altro, c’è uno studio che conferma la sicurezza del vaccino anti Covid-19 per i più piccoli, che ha coinvolto più di 2mila bambini: “C’è chi dice che sono pochi ma è uno studio molto completo con 2.268 bambini, da cui è emersa un’efficacia del vaccino del 90,7% e una notevole sicurezza, con davvero pochi effetti collaterali registrati, tutti di minima entità”.
Inoltre, “negli Stati Uniti, ma anche in Canada, in Israele, hanno già iniziato da tempo a vaccinare i più piccoli, siamo complessivamente a oltre 3 milioni di vaccinati pediatrici, e anche in questa massa molto più numerosa di persone abbiamo riscontrato l’efficacia del vaccino e pochi, pochissimi eventi avversi“.
La pediatra risponde così: “Perché non è vero, abbiamo visto in queste settimane un forte aumento dell’incidenza tra i bimbi, specie proprio nella fascia 5-11 anni che finora è stata esclusa dalle vaccinazioni. In questa fascia abbiamo registrato in tutto 180mila casi, non pochi, e purtroppo anche episodi di ospedalizzazione e di morte: sono 36 nel nostro Paese i bambini morti per il Covid e le sue complicanze. Dalle quali il vaccino protegge efficacemente”.
Poi, per quanto concerne la sindrome di insufficienza multiorgano, “ha un’incidenza di 3 casi ogni 10.000 e quasi sempre porta in ospedale per molto tempo”.
I genitori, in sintesi, “devono stare tranquilli, fidarsi della scienza e se hanno dubbi parlare con il proprio pediatra, noi siamo qui per far capire che nel rapporto tra i rischi e i benefici del vaccino non c’è partita, perché i rischi del Covid, anche per i bambini, non sono trascurabili. Vaccinarli li proteggerà, e consentirà di garantire la piena ripresa dell’attività scolastica, oltre a ridurre il contagio nella popolazione generale”.
Sempre la dott.ssa Staiano, ma stavolta all’Adnkronos, ha detto: “Siamo pronti a vaccinare, anche se ancora non ci sono le dosi perché per la fascia 5-11 anni non si userà lo stesso vaccino degli adulti ma una quantità diversa, 10 microgrammi invece che 30. Probabilmente si partirà prima del 23 dicembre, immagino da metà mese. La platea dei bambini vaccinabili è di circa 3,5 milioni, tra cui un 10% di fragili e per questi il vaccino deve essere prioritario. Dobbiamo partire subito con le loro immunizzazioni per proteggerli a scuola, a casa e nel tempo libero”.