Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, all’Adnkronos Salute ha commentato la scelta della Gran Bretagna di non optare per la vaccinazione di massa per i ragazza tra i 12 e i 15 anni.
L’infettivologo ha affermato: «Gli inglesi hanno preso questa decisione di non raccomandarlo ma per quanto riguarda l’Europa, il vaccino è approvato dall’Ema dagli over 12. I benefici per i ragazzi tra 12-15 anni sono superiori ai rischi, io ho vaccinato i miei figli. Le principali società scientifiche dei pediatri raccomandano di fare il vaccino in questa fascia d’età adolescenziale. Rimango della posizione che i vaccini anti-Covid vanno raccomandati anche per 12-15 anni».
«C’è un report dei Cdc che sottolinea come il rischio di pericardite e di miocardite negli adolescenti che sono colpiti dal Covid è 30 volte superiore al rischio di fare pericardite o miocardite se si è immunizzato. Quindi – ha concluso – mi pare un dato abbastanza incontrovertibile. I rischi sono minori rispetto ai benefici».
In Gran Bretagna, infatti, il comitato di esperti che assiste il governo di Boris Johnson ha negato il via libera al vaccino per ragazzi sani tra i 12 e i 18 anni, pur autorizzato dalle agenzie del farmaco. Secondo l’organismo, il rapporto fra rischi e benefici per questa fascia d’età non suggerisce il via libera.
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