L’Italia potrebbe cominciare a produrre 10 milioni di dosi al mese del vaccino russo Sputnik V contro il Covid-19 entro maggio.
Così Aleksandr Gintsburg, il direttore del Centro di ricerca Gamaleya che ha sviluppato il vaccino, ripreso dall’agenzia di stampa russa Interfax. Secondo Gintsburg, «contrattazioni sono anche cominciate sulla possibilità di produrre questo vaccino in altri Paesi Ue, inclusi Germania e Francia».
Gintsburg ha anche parlato di quanto sta succedendo con AstraZeneca, sostenendo che, fra le possibili cause della formazione di coaguli di sangue, potrebbe essere una purificazione di scarsa qualità del farmaco: «Gli esperti dell’Unione europea, che stanno ora valutando questi casi, apparentemente associati a trombosi in un certo numero di persone vaccinate con questo farmaco, risponderanno accuratamente a questa domanda».
Per Gintsburg questo effetto collaterale non è determinato «dal vaccino in sé ma forse del suo grado di purificazione. Forse in questo caso è stato utilizzato un grado di purificazione inadeguato e alcuni elementi che potrebbero permanere nel prodotto finale potrebbero contribuire all’aggregazione piastrinica in alcuni dei pazienti che hanno ricevuto questo preparato. Questa è la mia ipotesi».