In Illinois, negli Stati Uniti d’America, un uomo è morto dopo essere stato morso da un pipistrello a causa della rabbia. Si è trattato del primo caso umano nello Stato dal 1954.
L’uomo, che aveva 80 anni, si è svegliato con un pipistrello sul collo a metà agosto e ha rifiutato il trattamento per la rabbia post-esposizione, come riportato dal Dipartimento della sanità pubblica dell’Illinois in un comunicato stampa avvertendo la gente che “i pipistrelli potrebbero essere in casa vostra”.
Un mese dopo, l’uomo ha cominciato a manifestare i sintomi associati all’esposizione alla rabbia, tra cui dolore al collo, mal di testa, difficoltà a controllare le braccia, intorpidimento delle dita e difficoltà a parlare. Il pipistrello è stato catturato ed è risultato positivo alla malattia. L’uomo è deceduto poco dopo.
Ieri, martedì 28 settembre, i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDS) hanno confermato la diagnosi dopo le analisi. “La rabbia ha il più alto tasso di mortalità di qualsiasi malattia”, ha detto nel comunicato il direttore dell’IDPH, il dott. Ngozi Ezike. Secondo il CDC, la maggior parte dei pipistrelli non ha la rabbia, sebbene la maggior parte degli americani venga infettata dalla malattia attraverso questo mammifero notturno. I casi umani sono rari, con soltanto uno o due segnalati ogni anno negli USA.
“Una volta che i sintomi cominciano, la rabbia è quasi sempre fatale, e questo rende fondamentale che una persona esposta riceva un trattamento appropriato per prevenire l’insorgenza della rabbia il prima possibile”, ha affermato il dott. Mark Pfister, direttore esecutivo del Lake County Health Department.
Il dipartimento della salute dell’Illinois consiglia di chiamare il medico o il dipartimento sanitario locale in caso di vicinanza a un pipistrello. L’unico modo in cui la rabbia può essere confermata nell’animale è mediante un test di laboratorio: “non basta semplicemente guardarlo per capire è un pipistrello ha la rabbia”.
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