Il governo Meloni ha annunciato una riforma epocale che prevede l’abolizione del test di ingresso per l’accesso al corso di laurea in Medicina, probabilmente già dall’anno accademico 2025-2026. Questa novità consentirà agli aspiranti medici di iscriversi liberamente ai corsi del primo semestre, eliminando il tradizionale sbarramento iniziale.

Un semestre decisivo per proseguire gli studi

La riforma introduce un semestre-filtro, che sarà determinante per continuare il percorso in Medicina. Gli studenti dovranno completare con successo tutti gli esami previsti nel primo semestre e posizionarsi in una graduatoria nazionale di merito. Solo chi supererà questa fase potrà accedere al secondo semestre, mantenendo così il numero chiuso, che verrà comunque ampliato, con i posti disponibili che saliranno a 25.000 rispetto agli attuali 20.000.

Crediti formativi utilizzabili per altri corsi

Una delle principali novità della riforma è la possibilità, per coloro che non riusciranno a proseguire in Medicina, di utilizzare i crediti formativi acquisiti nel primo semestre per iscriversi ad altri corsi di laurea, senza perdere l’anno accademico. In questo modo, gli studenti non vedranno vanificati i loro sforzi e avranno l’opportunità di orientarsi verso altre professioni sanitarie o ambiti di studio alternativi.

Una riforma che riorganizza le professioni medico-sanitarie

La riforma è stata approvata dalla 7ma Commissione del Senato e punta a una revisione profonda delle modalità di accesso ai corsi di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Medicina veterinaria. L’obiettivo principale è rendere il sistema di selezione più equo e sostenibile, sia per gli atenei che per il Servizio sanitario nazionale. Grazie a questa riorganizzazione, il governo mira a rispondere al fabbisogno di circa 30.000 nuovi medici nei prossimi sette anni.

Un’opportunità per il futuro dei giovani medici

La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha descritto questa giornata come un passo storico per garantire a tutti i giovani l’opportunità di diventare professionisti in ambito medico. L’abolizione del test d’ingresso per il primo anno, con l’introduzione di un semestre-filtro, permette di valorizzare le competenze acquisite dagli studenti, offrendo al contempo una preparazione di qualità. In parallelo, verranno avviati percorsi di orientamento specifici già durante gli ultimi anni della scuola secondaria, per facilitare l’accesso ai corsi universitari.