Durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, gli eurodeputati ungheresi vicini al governo di Viktor Orban hanno richiesto formalmente la revoca dell’immunità parlamentare per Ilaria Salis. La richiesta è stata confermata dalla stessa eurodeputata italiana, che ha commentato duramente l’iniziativa, collegandola a un attacco alla democrazia e allo stato di diritto.

Le dichiarazioni di Ilaria Salis

In risposta alla notizia, Ilaria Salis ha rilasciato una dichiarazione in cui ha ribadito la sua posizione: “Auspico che il Parlamento europeo difenda i diritti umani senza cedere alle pressioni di una ‘democrazia illiberale’. Non è solo in gioco il mio futuro personale, ma anche quello dell’Europa intera, minacciata da forze politiche autoritarie”. La Salis ha sottolineato che l’azione delle autorità ungheresi rappresenta un tentativo di minare il pluralismo politico e la libertà di espressione.

La replica dura del governo ungherese

A stretto giro, il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, ha risposto alla Salis con un commento pesante pubblicato su X (ex Twitter). Kovacs ha accusato l’eurodeputata di essersi atteggiata a vittima, negando che la richiesta di revoca dell’immunità fosse legata alle sue opinioni politiche. “Non sei una martire della democrazia, ma una comune delinquente”, ha scritto Kovacs, facendo riferimento a presunti episodi di aggressione armata compiuti da Salis.

Intervento di Roberta Metsola

La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha confermato la ricezione della richiesta di revoca dell’immunità di Ilaria Salis. “La richiesta è stata inoltrata alla Commissione Affari Legali, che valuterà la situazione prima di procedere ulteriormente”, ha dichiarato Metsola durante la plenaria, lasciando aperta la questione sul futuro politico dell’eurodeputata.