Ben 3700 uccelli appartenenti a specie protette verosimilmente destinati al consumo presso esercizi commerciali e privati. Lo riferisce il Corpo Forestale dello Stato di Vicenza che da comunicazione dell’intervento del NIPAF (Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale).
A finire sequestrati sono animali appartenenti a trenta diverse specie, tutte protette dalla legge e pertanto non cacciabili. Tra di esse pispole, cardellini, verzellini, fringuelli e codirossi.
Secondo il Corpo Forestale dello Stato gli animali destinati a tali abitudini alimentari proverrebbero da diverse parti d’Italia ed anche da paesi non appartenenti all’Unione Europea. Vengono uccisi in varie maniere come i colpi di fucile, reti ed altre trappole. L’intervento della Forestale è avvenuto a seguito di un controllo su strada. Una conferenza stampa è stata annunciata per la giornata di domani.
In una provincia non molto distante, pervengono segnali analoghi circa il mantenimento di usi alimentari ancora radicati. Siamo questa volta in Lombardia, in provincia di Brescia, dove il Corpo Forestale nel rendicontare le numerose denunce e sequestri operati nel corso dell’operazione “Il Pettirosso” (si tratta di uno dei due campi antibracconaggio della durata di circa un mese condotti dalla Forestale in provincia di Brescia e di Reggio Calabria) viene messa in evidenza una perquisizione presso una trattoria della provincia.
I Forestali delle Stazioni di Vobarno e Gavardo nel corso di un controllo, hanno trovato in cottura ben 150 uccellini appartenenti a specie protette. Ad avere prenotato una cena, erano circa 60 clienti. Le successive perquisizioni presso le cucine e l’abitazione di uno dei proprietari ha poi portato alla scoperta di 350 uccellini, tutti protetti dalla legge, già spiumati .
Una passione, quella per i piccoli uccelli da mangiare, testimoniata anche dal recente intervento operato dai Carabinieri di Crotone in collaborazione con le Guardie WWF. A finire denunciati tre cacciatori veneti. Con loro 22 uccellini uccisi, tutti appartenenti a specie protette.
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