Quasi un italiano su quattro è da considerare a rischio povertà e le famiglie del sud sono le più esposte. E’ quanto emerge dall’indagine di Bankitalia sui bilanci delle famiglie italiane.
L’indagine, condotta su circa 7.000 famiglie, rivela che le persone con un reddito equivalente inferiore al 60% di quello mediano – utile ad individuare il rischio povertà che nel 2016 era di 830 euro mensili – hanno raggiunto il massimo storico del 23% (nel 2016 erano il 19,6).
Il maggiore rischio povertà lo corrono le famiglie residenti nel meridione d’Italia e quelle con capofamiglia giovane e poco istruito. Al contrario, si allontanano parzialmente dal livello di rischio i nuclei familiari con capofamiglia pensionato e o con oltre 65 anni.
Secondo la ricerca poi aumentano le diseguaglianze sulla distribuzione della ricchezza nel nostro paese: il 5% della popolazione più ricca detiene circa il 75% del patrimonio netto rilevato. Al 30% delle famiglie più povere invece l’1% della ricchezza.
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