Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato al presidente cinese Xi Jinping (che si trova Mosca per una visita di Stato di tre giorni) che ha esaminato le proposte della Cina per una risoluzione del conflitto in Ucraina e che le sta prendendo in considerazione. Lo riporta Reuters.
Xi è arrivato a Mosca per incontrare il presidente Putin con lo scopo di rafforzare i legami stretti tra le due Nazioni ed è chiaro che tale rapporto sarà monitorato con attenzione da Kiev e dall’Occidente. Xi Jinping ha anche detto a Putin di essere convinto che goda del sostegno del popolo russo in vista delle elezioni presidenziali dell’anno prossimo.
Si è appreso, inoltre, che Putin, durante un colloquio informale, ha dichiarato che la Russia è persino “leggermente invidiosa” del rapido sviluppo della Cina negli ultimi decenni. Parlando durante colloqui informali all’inizio della visita di Stato di Xi a Mosca, Putin ha anche detto che la Russia era “leggermente invidiosa” dello sviluppo rapido della Cina negli ultimi decenni.
Londra a Pechino: “Metta pressione su Putin”
Nel frattempo, Ucraina e Regno Unito hanno chiesto al leader di cinese di usare la sua influenza e di pressare Mosca per porre fine alle ostilità, sostenendo il rispetto dell’integrità territoriale. Infatti, il portavoce del primo ministro britannico Rishi Sunak ha detto: “Speriamo che il presidente Xi usi questa opportunità per pressare il presidente Putin affinché cessi di bombardare città, ospedali e scuole ucraine così da porre fine ad alcune di queste atrocità che vediamo quotidianamente”.
Kiev a Pechino: “Dialogo ma con il completo ritiro delle truppe russe”
Anche Kiev si aspetta lo stesso dalla Cina, come spiegato dal portavoce del Ministero degli Affari Esteri ucraino Oleg Nikolenko. “L’Ucraina sta seguendo da vicino la visita del presidente cinese in Russia. Speriamo che Pechino usi la sua influenza su Mosca per porre fine alla guerra aggressiva contro l’Ucraina”. Kiev ha anche affermato che ogni negoziazione riguardante un accordo di pace deve prevedere un completo ritiro delle truppe russe e il rispetto dell’integrità territoriale dell’Ucraina: “Siamo pronti ad impegnarci in un dialogo più stretto con la Cina al fine di ripristinare la pace in Ucraina in conformità con i principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e l’ultima risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU in materia”, ha proseguito.
Questa è la prima volta che il leader cinese visita il suo vicino e stretto partner strategico da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022 e avviene a pochi giorni dopo che la Corte Penale Internazionale dell’Aia ha accusato Putin di commettere crimini di guerra e ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti.
La reazione scettica degli USA
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha espresso scetticismo sulle proposte di “pace” della Cina, avvertendo che potrebbero essere una “tattica di stallo” per aiutare le truppe russe sul terreno. “Il mondo non dovrebbe lasciarsi ingannare da alcuna mossa tattica della Russia, sostenuta dalla Cina o da qualsiasi altro paese, per congelare la guerra alle sue condizioni”, ha detto Blinken alla stampa. Inoltre, sempre secondo Blinken, Pechino non pensa che il Cremlino debba essere ritenuto responsabile delle sue atrocità in Ucraina.
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