L’amministrazione Biden si sta preparando a potenziare il tipo di armi da inviare all’Ucraina, tra cui sistemi missilistici avanzati a lungo raggio, come richiesti da Kiev. Lo riporta la CNN.
Questi sistemi possono sparare una raffica di razzi fino a centinaia di chilometri, molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina: ciò potrebbe rappresentare un punto di svolta nella guerra contro la Russia. Nel dettaglio, Kiev ha richiesto il sistema missilistico di artiglieria ad alta mobilità, noto come HIMARS, con ruote e più leggero.
A proposito di ciò, proprio ieri, giovedì 26 maggio, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, come riferito dalla TASS, ha detto che le armi fornite dall’Occidente all’Ucraina in grado di colpire il territorio russo sarebbero “un serio passo verso un’escalation inaccettabile”. Lavrov ha aggiunto di sperare che le persone sane di mente in Occidente lo capiscano: “Ne sono rimaste ancora alcune”.
Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video, ha detto: “Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. Se i forti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra”. Zelensky ha ricordato che l’Unione europea “da settimane” non riesce a concordare il sesto pacchetto di sanzioni. “Sono settimane che il mondo non ha osato bloccare il sistema bancario russo”, ha spiegato il presidente.
Zelensky ha poi aggiunto che l’esercito russo vuole “ridurre in cenere” il Donbass. “L’attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la regione disabitata. Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol“.