I soldati russi hanno sparato a due civili disarmati, alle spalle, mentre si allontanavano dopo una breve conversazione. È successo nella periferia di Kiev, la capitale ucraina, documentato da un video di sorveglianza diffuso dalla CNN e ora oggetto di un’indagine dei pubblici ministeri ucraini per crimine di guerra.

L’emittente statunitense ha identificato le vittime: il proprietario di una concessionaria di veicoli che è stata saccheggiata, il cui nome non è stato reso noto per volontà della famiglia; Leonid Oleksiyovych Plyats, un 68enne che lavorava come guardia di sicurezza privata. La figlia di quest’ultimo, Sonya, non ha avuto il coraggio di guardare il filmato ma lo ha conservato per mostrarlo un giorno ai figli affinché sappiano quanto siano stati “selvaggi” gli invasori: “Sono dei carnefici. È terribile perché mio padre era un civile, aveva 68 anni, un uomo pacifico e disarmato”.

Le immagini delle telecamere di sicurezza hanno catturato il primo tentativo russo di prendere Kiev a marzo. Sulla strada principale per la capitale, i combattimenti tra russi e ucraini sono stati aspri. Tuttavia, quanto successo il 16 marzo nella concessionaria di automobili non ha riguardato una battaglia né tra soldati né tra soldati e civili armati.

Il video, che è stato verificato dalla CNN, infatti, racconta un duplice omicidio a sangue freddo di due uomini senza alcuna possibilità di offendere: cinque soldati arrivano sul posto per saccheggiare la concessionaria. Il proprietario dell’azienda si avvicina con le mani alzate: viene fermato e perquisito, così come il 68enne. Dopo una breve conversazione, i due civili si allontanano ma un soldato gli spara alle spalle, uccidendoli. La CNN ha chiesto un commento al ministero della Difesa russo ma non c’è stata alcuna risposta.

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