Il presidente russo Vladimir Putin ha condannato ancora una volta le forniture di armi dai Paesi occidentali all’Ucraina perché rischiano di “prolungare il conflitto” che, comunque, ha voluto lui, ordinando l’invasione il 24 febbraio scorso. Putin ha avvertito oggi, domenica 5 maggio, che Mosca colpirà nuovi obiettivi se l’Occidente dovesse fornire missili a lungo raggio all’Ucraina.
Se i missili a lungo raggio saranno consegnati all’Ucraina, “allora trarremo le conclusioni appropriate e useremo le nostre armi (…) per colpire siti che non abbiamo preso di mira finora”, ha detto Putin, intervistato dal canale televisivo Rossiya-1. Il capo di stato russo, però, non ha definito il raggio di azione di Mosca né ha specificato quali obiettivi potrebbero essere presi di mira.
Queste dichiarazioni arrivano pochi giorni dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato la decisione di fornire lanciarazzi multipli Himars alle forze armate ucraine, con una portata di circa 80 chilometri.
Gli esperti militari hanno sottolineato che questo raggio è leggermente maggiore di quello dei sistemi russi simili e questo consentirebbe all’esercito di Kiev di colpire l’artiglieria nemica da posizioni fuori portata.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, tuttavia, ha dichiarato che non saranno fornite armi all’Ucraina a lungo raggio, che potrebbero raggiungere la Russia, nonostante le ripetute richieste di tali armi da parte di Kiev.
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