Dmitri Peskov, portavoce di Vladimir Putin, ha dichiarato che, “di fatto”, le “relazioni” tra la Russia e la NATO “sono ormai scivolate al livello di un confronto diretto”.
Peskov, come riportato dalla Tass, ha aggiunto che “in effetti, i Paesi della NATO, l’Alleanza stessa, è già coinvolta nel conflitto in Ucraina. La NATO continua il suo movimento verso i nostri confini, l’espansione delle sue infrastrutture militari verso i nostri confini”.
E ancora: “la NATO continua a dimostrare la sua essenza, perché è stata concepita come un’alleanza plasmata, formata e gestita dagli Stati Uniti come strumento di confronto, principalmente nel continente europeo”.
“A questo proposito, la NATO continua a svolgere le sue funzioni, ma oggi esse non garantiscono in alcun modo la sicurezza, la prevedibilità e la stabilità nel continente e, al contrario, svolgono un ruolo di fattore destabilizzante”, ha concluso Peskov.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri, in un punto stampa a margine di un vertice NATO, ha affermato: “Con la Russia bisognerà continuare a parlare in futuro come credo che si debba parlare con tutti i grandi protagonisti sul palcoscenico internazionale, fermo restando che noi stiamo da una parte e loro dall’altra. In questo momento il dialogo è praticamente impossibile perché è la Russia che ha deciso di fare delle scelte che per noi sono inaccettabili”.
Tuttavia, Tajani insiste: “Noi non siamo in guerra con la Russia, noi critichiamo le scelte di governo, non siamo in guerra con il popolo russo, vogliamo avere i rapporti con il popolo russo, però finché c’è questa situazione per noi è difficile avere un dialogo con il Cremlino”.
Si è appreso, infine, che il governo finlandese estenderà a tempo indeterminato, fino a nuovo avviso, la chiusura dei valichi di frontiera al confine con la Russia. L’esecutivo di Helsinki ha anche aggiunto alla lista diversi porti nei quali i viaggi sarebbero vietati.