L’Ucraina è sotto attacco anche dalla Bielorussia. Da lì, infatti, sono partiti i bombardieri Tu-22 che hanno colpito obiettivi ella città portuale di Mykolaiv a sud, nella regione di Chernihiv a nord e a Leopoli, a ovest, città vicina al confine con la Polonia. Circa 30 missili russi, inoltre, sono stati lanciati anche sulla regione di Zhytomyr nell’Ucraina centrale e un soldato ucraino è stato ucciso.
L’agenzia di intelligence militare di Kiev ha comunicato che l’uso dello spazio aereo bielorusso da parte dei bombardieri russi è “direttamente collegato ai tentativi del Cremlino di trascinare la Bielorussia nella guerra”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato ieri, sabato 25 giugno, nel suo consueto discorso notturno che, giacché per Mosca la guerra sarebbe dovuta durre cinque giorni e non cinque mesi, la Russia “si è sentita in dovere di mettere in scena un tale ‘spettacolo’ missilistico”.
I missili russi, inoltre, hanno colpito un edificio residenziale e un asilo nido nel centro di Kiev, ferendo cinque persone (tra cui anche una cittadina russa) e uccidendone una. Quatto esplosioni sono state udite nel centro della capitale ucraina. Un incendio è scoppiato in un edificio residenziale di nove piani, parzialmente danneggiato nell’attacco nel distretto centrale di Shevchenkivskiy.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha riportato che i soccorritori “hanno tirato fuori una bambina di 7 anni dalle macerie, viva. Ora stanno cercando di salvare la madre. Ci sono 7 persone sotto le macerie”. Il capo della polizia ucraina Ihor Klymenko ha dichiarato TV che cinque persone sono rimaste ferite.
E la Russia? Nega sempre di colpire i civili…
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