129° giorno di guerra in Ucraina.
A Belgorod, città russa, vicino al confine con l’Ucraina, ci sono state alcune esplosioni. Vyacheslav Gladkov, il governatore della regione, ha riportato che le esplosioni hanno causato un incendio in un edificio residenziale: “Le ragioni dell’incidente sono in corso di accertamento. Presumibilmente il sistema di difesa aerea ha funzionato”, ha detto Gladkov. Il bilancio è di almeno 3 morti, 11 appartamenti e 39 case private distrutte. Si parla di missili ucraini.
Esplosioni nella notte anche a Melitopol, nell’aeroporto controllato dalle forze russe. Non si hanno notizie di vittime. I civili non hanno potuto accedere ai rifugi antiaerei perché le forze russe li hanno chiusi tutti – come riportato dai media ucraini – e molti residenti starebbero tentando di lasciare la citta. Ivan Fedorov, sindaco della città, ha comunicato: “Le forze armate ucraine hanno distrutto una delle quattro basi militari russe nella città occupata di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. Sono stati lanciate più di 30 bombe”.
Citato dal Guardian, il Il consigliere del presidente ucraino Oleksiy Arestovych ha ammesso che la città di Lysychansk potrebbe cadere in mani russe. Ha spiegato che le truppe del Cremlino hanno oltrepassato il fiume Siverskiy Donets e si stanno avvicinando alla città da nord: “Non escludo nessun tipo di esito. Le cose diventeranno pù chiare tra un giorno o due. Se la citta’ dovesse essere conquistata da un punto di vista strategico diventerà più difficile per i russi continuare l’offensiva. Le linee del fronte saranno più piatte e ci sarà un attacco frontale invece che dai fianchi”, ha spiegato.
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