“In due mesi, l’esercito russo ha ucciso il doppio delle persone a Mariupol rispetto ai nazisti nei due anni di occupazione della città durante la seconda guerra mondiale”. Lo ha affermato ieri, sabato 30 aprile, il sindaco Vadym Boychenko in un post su Telegram.
Il primo cittadino ha aggiunto: “In due anni, i nazisti hanno ucciso 10mila civili a Mariupol. E gli occupanti russi in due mesi hanno ucciso più di 20mila residenti e più di 40mila sono state deportate con la forza. Questo è uno dei peggiori genocidi di civili nella storia moderna. L’esercito russo sta distruggendo di proposito e spietatamente la nostra città e i suoi abitanti”.
L’ultimo bastione dei combattenti filo-ucraini è stata l’acciaieria Azovstal, “distrutta in modo significativo” dagli attacchi russi, secondo la CNN che ha mostrato le immagini satellitari con i tetti e gli edifici ridotti in macerie. Inoltre, due gruppi di civili (per un totale di 46 persone) hanno lasciato gli edifici residenziali nei pressi dell’acciaieria Azovstal, come riferito dal ministero della Difesa russo, secondo cui 25 persone sono state evacuate ieri pomeriggio e altre 21 di sera. A tutti sono stati forniti cibo, cure mediche e una sistemazione. Secondo il sindaco di Mariupol nell’impianto restano ancora un migliaio di civili, alcuni dei quali “sono tra la vita e la morte”.
Poi, secondo Ukrinform, le forze armate di Kiev hanno distrutto nove obiettivi aerei russi e il Ministero della Difesa di Kiev ha dichiarato oggi, domenica 1 maggio, che i missili hanno distrutto una pista e un hangr con armi straniere in un aeroporto militare vicino a Odessa. Il Ministero ha anche affermato che i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto due bombardieri ucraini Su-24m, nella regione di Kharkiv.