In visita in Oman, il Ministro degli Esteri della Russia, Sergej Lavrov, è tornato a parlare della guerra in Ucraina e della situazione globale conseguente: “Speriamo e ci aspettiamo che la finalizzazione della nostra operazione militare e il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi contribuiscano a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale e di ignorare e violare i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati. Inoltre, costringerà l’Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati”.
Lavrov ha, poi, chiarito che “la Russia non vuole una guerra in Europa mentre l’Occidente sostiene che la Russia debba essere sconfitta”. E ha proseguito con una stoccata al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “Con mio grande rammarico, il segretariato di questa organizzazione, compreso il suo segretario generale, hanno perso l’opportunità di raggiungere un accordo politico, quando per sette lunghi anni non ha reagito in alcun modo al sabotaggio da parte del regime di Kiev della risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza, che ha approvato gli accordi di Minsk per una soluzione nell’Est dell’Ucraina”.
A proposito, invece, della crisi energetica, Lavrov ha precisato che “la Russia ha a chi vendere le sue risorse energetiche e l’Occidente pagherà molto di più” per il suo approvvigionamento.
Il ministro degli Esteri del Cremlino, poi, ha affermato che non è colpa della Russia il blocco dell’esportazione di cibo dall’Ucraina, incolpando Kiev e l’Occidente per il problema della sicurezza alimentare: “Le nostre azioni non hanno in alcun modo influenzato e non possono influenzare i problemi” di sucrezza alimentare “che sono stati creati esclusivamente da divieti, sanzioni illegali imposte dai paesi occidentali”. “Le autorità di Kiev – ha aggiunto – non lasciano partire decine di navi con prodotti alimentari dai loro porti”.