L’amministrazione del presidente uscente Joe Biden conferma il suo totale impegno nel supporto all’Ucraina. Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato: “Nel complesso, se seguiamo la tendenza mostrata dall’amministrazione uscente degli Stati Uniti, essi sono completamente impegnati a continuare la guerra in Ucraina. Stanno facendo tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo nel tempo che resta”. Queste affermazioni, riportate dalle agenzie russe, gettano nuova luce sulle tensioni geopolitiche in corso.
Il presidente russo Vladimir Putin si dice disponibile a contatti e negoziati per la risoluzione del conflitto. Come dichiarato dal portavoce Peskov: “Il presidente ha ripetutamente, o meglio costantemente, dichiarato di essere pronto a contatti e negoziati”. Un’apertura che, se accolta, potrebbe rappresentare un passo significativo verso la de-escalation.
Il presidente Biden ha approvato la fornitura di mine antiuomo all’Ucraina, un’arma controversa ma dotata di un sistema di autodistruzione per ridurre i rischi per i civili. Questa decisione rappresenta un’ulteriore escalation nel supporto militare occidentale a Kiev, sottolineando la determinazione americana nel sostenere l’Ucraina.
Gli Stati Uniti hanno chiuso temporaneamente la loro ambasciata a Kiev dopo aver ricevuto informazioni su un possibile attacco aereo significativo previsto per oggi. I dipendenti sono stati invitati a trovare rifugio, segnalando una crescente preoccupazione per la sicurezza nella capitale ucraina.
Durante l’udienza generale, Papa Francesco ha ricordato i mille giorni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. “Ieri si sono compiuti mille giorni dall’invasione dell’Ucraina, una ricorrenza tragica per le vittime e per la distruzione che ha causato ma allo stesso tempo una sciagura vergognosa per l’intera umanità. Questo però non deve dissuaderci dal rimanere accanto al martoriato popolo ucraino, dall’implorare la pace e dall’operare perché le armi cedano il posto al dialogo, e lo scontro all’incontro”.
Il ministero della Difesa russo ha annunciato l’intercettazione di 44 droni ucraini durante la scorsa notte. Tra le regioni colpite: Novgorod, Kursk, Oryol, Belgorod, Tula, Tver, Bryansk, Mosca e Smolensk. Ulteriori attacchi sono stati registrati nella regione di Samara, dove sei droni ucraini sono stati distrutti.