Ukrhydroenergo, l’azienda che gestisce la diga di Nova Kakhova, ha comunicato che il bacino idrico creato dalla struttura non può più fornire acqua per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Il livello dell’acqua, infatti, è “al di sotto del punto critico di 12,7 metri” e ciò significa che non può più rifornire “i bacini della centrale nucleare di Zaporizhzhia per raffreddare l’impianto”, come spiegato dall’amministratore delegato Igor Syrota.
Rassicurazioni da Energoatom
Tuttavia, il presidente della società ucraina nucleare Energoatom, Petro Kotin, ha reso noto che la riserva per il raffreddamento di Zaporizhzhia resta ad un livello massimo di 16,6 metri, sufficienti a soddisfare le necessità della centrale.
Infine, il ministro ucraino dell’Energia Guerman Galoutchenko, ha affermato che “non vediamo alcun rischio imminente in questa fase”, ma “dobbiamo monitorare la situazione”. “C’è un rischio, ma non ora”, ha spiegato, riferendosi alle temperature estive e all’evaporazione.
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