Un attacco aereo russo su una scuola nel sud dell’Ucraina ha ucciso quattro persone mentre la gente si stava radunando per ricevere gli aiuti umanitari. Ne ha dato notizia il governatore della regione di Zaporizhzhia, definendo quanto successo “un crimine di guerra“.
Nel dettaglio, tre donne e un uomo, tutti di circa 40 anni, sono morti nell’attacco del 9 luglio nella città di Orikhiv, come dichiarato dal governatore Yuriy Malashko, aggiungendo che una bomba aerea guidata ha causato un’esplosione nella scuola. Tredici altre persone sono state ferite nell’attacco. Nel corso di una sola giornata, ha affermato sempre il governatore, le forze armate russe hanno effettuato 36 attacchi mirati su 10 insediamenti della regione di Zaporizhzhia.
I crimini di guerra della Russia
Mosca, come al solito, nega di colpire obiettivi civili. La Russia, infatti, è stata accusata numerose volte di farlo e di commettere crimini di guerra dall’inizio dell’invasione, cominciata nella fine del febbraio 2022, quindi oltre 500 giorni fa. Tra l’altro, nel marzo scorso, la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin per le deportazioni dei bambini dall’Ucraina.
E la controffensiva?
L’esercito ucraino ha riottenuto il controllo di 14 chilometri quadrati nelle regioni orientali e meridionali del Paese la scorsa settimana come parte della sua controffensiva. Lo ha annunciato il portavoce Andrii Kovaliov. “Nella scorsa settimana sono stati liberati oltre 10 chilometri quadrati nell’Ucraina meridionale”, ha dichiarato in un’intervista televisiva, aggiungendo che altri 4 chilometri quadrati sono stati liberati nella zona di Bakhmut, ad est.
Con questi progressi, l’area totale recuperata dall’Ucraina dall’inizio della sua controffensiva all’inizio di giugno ammonta a 193 chilometri quadrati. Secondo Kovaliov, l’esercito ucraino ha riconquistato “169 chilometri quadrati nelle zone di Melitopol e Berdyansk”, le due principali città dell’Ucraina meridionale attualmente sotto il controllo russo, e 24 chilometri quadrati nella zona di Bakhmut.
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