Un uomo originario di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, è stato arrestato a Cologno al Serio in provincia di Bergamo perché accusato dell’omicidio della moglie, madre di tre figli. Maurizio Quattrocchi, un operaio di 47 anni, è stato fermato dai carabinieri dopo una fuga durata 15 ore. Sull’uomo pesano gravi indizi di colpevolezza per l’omicidio della moglie Zinaida Solonari di 36 anni.
L’aveva minacciata di morte: “Se te ne vai, ti uccido e poi mi ammazzo anch’io”. Questo quanto Maurizio Quattrocchi avrebbe detto alla moglie Zinaida Solonari, al termine dell’ennesimo e violento litigio per gelosia. Una situazione ormai insostenibile: tanto da convincere, appunto, la giovane donna a trasferirsi a casa della sorella insieme alle tre figlie. Ma è qui che il marito l’ha attesa sabato notte.
La donna, secondo la ricostruzione dei carabinieri, da qualche giorno si era trasferita nella casa della sorella insieme alle tre figlie. Il marito dopo che la donna ha fatto ritorno a casa al termine del turno di lavoro in un ristorante. L’avrebbe aspettata davanti casa e le avrebbe inferto due coltellate. Poi la fuga facendo perdere ogni traccia fino ad ieri sera quando è stato bloccato.
Subito i carabinieri hanno dato dita ad una task force per bloccare la fuga dell’uomo e il 47enne, realizzando i non avere scampo, si è consegnato. Il pm di Bergamo Letizia Ruggeri oggi presenterà richiesta al gip sulla convalida dell’arresto per omicidio aggravato.
Secondo gli inquirenti il rapporto tra Maurizio e Zina si era incrinato da tempo. Era diventato tormentato, litigioso. Sposati da tredici anni, dalla loro relazione sono nate due bambine che ora hanno 8 e 12 anni. La più grande, di 16, è nata da una precedente storia della madre.
Lui, ex pizzaiolo, poi muratore e ora senza lavoro (era stato licenziato dall’impresa edile per dissidi con il datore di lavoro) si mostrava spesso geloso, una gelosia violenta, e l’aveva minacciata: “Ti uccido e poi mi ammazzo”. Pensava che la donna, 12 anni meno di lui, frequentasse qualcun altro, per questo motivo i carabinieri le avevano suggerito di trasferirsi in un ambiente più protetto.