Nuove prove di come il fenomeno dell’uccellagione, purtroppo spesso sottovalutato dalle stesse legislazioni dei paesi UE, sia stabilmente collegato a traffici internazionali di specie protette.
Ad andare ancora una volta di scena è la Spagna, dove, nelle scorse ore, sono stati sequestrati 120 esemplari di avifauna protetta dalla legge presso lo scalo aeroportuale di Madrid. Gli animali, tra cui alcuni Tucani e Cardinali della Virginia, viaggiavano all’interno di gabbie chiuse a sua volta in sacchi. Purtroppo ben 52 ucccelli sono stati trovati già morti, verosimilmente a causa della mancanza di ossigeno.
A condurre dritti al sequestro, erano state alcune indagini della Guardia Civil, in merito ai frequenti viaggi di alcuni soggetti in Messico. Proprio dalla capitale Messicana proveniva il volo ove erano stati imbarcati i poveri animali stipati nei sacchi. Le gabbie, ha spiegato la Guardia Civil, erano di natura artigianale.
Alla luce delle indagini la Guardia Civil ha deciso di intensificare i controlli verso alcuni voli. In più occasioni cittadini spagnoli sono stati scoperti in Messico con carichi di uccelli diretti verso l’Europa.
Purtroppo in numerosi paesi del Mediterraneo è ancora diffusa la pratica della cattura illegale dei piccoli volatili. Non è da meno l’Italia e, a proposito di mercati illegali di uccelli, quello incredibile di Palermo. Proprio l’Italia ha avuto aperto dalle autorità di Bruxelles il fascicolo EU-Pilot, propedeutico alla procedura d’infranzione per la mancata adeguata repressione del bracconaggio.
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