Nelle acque di Ibiza, un atto di crudeltà ha colpito un innocente cavalluccio marino il 12 agosto scorso. Turisti italiani, anziché ammirare e rispettare la bellezza del mare, hanno brutalmente ucciso l’animale. Il quotidiano locale Diario de Ibiza ha riportato questa storia, rilanciata anche da Fanpage.it.

La tragedia è avvenuta sulla spiaggia di Caló des Moso, a Sant Antoni, dove i turisti hanno giocato in modo crudele con l’ippocampo. Un testimone ha commentato: “Mi sono immerso altre volte a Caló des Moro e non ho mai incontrato un cavalluccio marino. Purtroppo, a loro è successo e io ho ne ho visto uno morto”. La situazione è emersa quando una bambina di 11 anni ha cercato di salvarlo, ma purtroppo era troppo tardi.

La polizia è intervenuta dopo la chiamata dei testimoni. Nel rapporto ufficiale, è emerso che il gruppo di turisti aveva lanciato l’animale in aria e poi lo aveva seppellito nella sabbia. Il Consiglio comunale di Sant Antoni ha confermato l’incidente e ha avviato un procedimento disciplinare. Il servizio ambientale del Governo delle Baleari è stato coinvolto.

Un oceanografo ha eseguito un’autopsia sull’ippocampo, confermando che l’animale era in buona salute e che è morto per asfissia. Ibiza è l’habitat di due specie di cavallucci marini, entrambe protette ma vulnerabili a traffico illegale e cambiamenti climatici.

Questa tragica vicenda è anche un modo per ricordare il traffico illegale di cavallucci marini. Milioni di questi esseri vengono uccisi annualmente per soddisfare la domanda del mercato cinese perché secondo la medicina tradizionale cinese, una volta macellati, avrebbero proprietà per curare impotenza, problemi renali e infertilità.

È essenziale proteggere queste creature e preservare il loro habitat per il bene del nostro ecosistema marino.