Greta Thunberg può essere contenta della Germania. Sì, perché, come raccontato dal Guardian, per la prima volta in 17 anni, sono diminuite le tariffe per i viaggi ferroviari a lunga percorrenza. Sono entrate in vigore, infatti, le misure di protezione del clima con lo scopo di rendere più appetibili i viaggi in treno nel 2020.
I passeggeri, infatti, che scelgono di viaggiare per più di 50 chilometri a bordo dei treni Intercity Express della Deutsche Bahn pagheranno un biglietto dal costo inferiore del 10% rispetto allo scorso anno. La società ferroviaria tedesca, inoltre, sta riducendo i prezzi delle offerte speciali e dei servizi aggiuntivi, come il trasporto delle biciclette.
I biglietti più economici, spiega sempre il Guardian, rappresentano il risultato della riduzione dell’imposta sul valore aggiunto del trasporto ferroviario da parte del governo di Berlino: dal 19% al 7%. La compagnia ha dichiarato che il calo dei prezzi comporterà l’aumento di 5 milioni di passeggeri nel giro di un anno.
C’è da dire, però, che non tutti i pendolari tedeschi avranno tariffe più economiche nel 2020 perché i costi dei viaggi a breve distanza e il trasporto pubblico in regioni o città come Berlino, Amburgo, Brema, Brandeburgo e Renania, sono destinati ad aumentare.
Le tariffe per i treni regionali nell’area di Bonn dovrebbero aumentare del 2,5%, mentre i passeggeri a Berlino e Brandeburgo dovranno affrontare un aumento del 3,3% del costo dei biglietti per autobus, tram e metropolitana. Le aziende del trasporto pubblico hanno spiegato che tali aumenti tariffari sono dovuti all’incremento dei salari e ai prezzi più elevati del diesel e dell’elettricità, concordati con il Governo prima di approvare le misure di protezione del clima.
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