Nzérékoré, la seconda città più grande della Guinea, è stata teatro di una tragedia durante una partita di calcio che ha causato almeno 56 vittime e numerosi feriti. Secondo il governo, tutto è iniziato con una contestata decisione arbitrale che ha scatenato la rabbia dei tifosi. La situazione è precipitata rapidamente quando gli spettatori hanno iniziato a lanciare oggetti sul campo e ad invadere l’area di gioco.
Per cercare di contenere la folla, le forze di sicurezza hanno fatto uso di gas lacrimogeni e cariche, ma l’operazione ha generato il panico tra i presenti. Migliaia di spettatori, tra cui anche molti bambini, erano presenti all’interno dello stadio per assistere alla partita, che faceva parte di un torneo in onore del presidente Mamadi Doumbouya. Immagini e video condivisi sui social media mostrano scene di caos, con persone che tentano di scavalcare muri e corpi riversi a terra.
Il governo guineano, in una nota ufficiale, ha espresso “profonda tristezza” per la tragedia e ha annunciato l’apertura di indagini rigorose per chiarire le responsabilità. “Le manifestazioni di insoddisfazione per le decisioni arbitrali hanno portato a violenze inaccettabili, provocando la perdita di vite umane e numerosi feriti”, si legge nel comunicato. Il bilancio provvisorio è stato confermato anche dal ministro per le Comunicazioni, Fana Soumah, che ha ribadito l’impegno delle autorità a identificare i responsabili.
Il primo ministro guineano, Amadou Oury Bah, ha condannato gli eventi definendoli “incidenti deplorevoli” e ha assicurato che le autorità locali sono mobilitate per riportare la calma. Inoltre, ha fatto appello alla popolazione affinché mantenga la calma per non ostacolare le operazioni di soccorso degli ospedali locali. Il presidente della Repubblica, Mamadi Doumbouya, ha espresso “sentite condoglianze” alle famiglie delle vittime e ha garantito il massimo supporto per i feriti.
Le tensioni sono esplose durante la partita tra le squadre di Labe e Nzérékoré. La polizia è intervenuta dopo che i tifosi ospiti hanno iniziato a lanciare pietre verso il campo in segno di protesta contro l’arbitro. La calca si è generata quando la folla ha cercato di fuggire dalle cariche e dai gas lacrimogeni. Secondo quanto riportato da testimoni, la situazione è peggiorata ulteriormente a causa della scarsa gestione della folla.
Le autorità guineane hanno assicurato che le indagini saranno condotte con la massima trasparenza per accertare le responsabilità di quanto accaduto. Nel frattempo, gli ospedali locali stanno cercando di gestire l’emergenza, offrendo cure ai numerosi feriti.