Potrebbe essere una delle ultime volte che dobbiamo ricordarci di spostare avanti le lancette degli orologi di un’ora. Nella notte tra sabato e domenica torna l’ora legale, convenzione introdotta per la prima volta in Italia durante la prima guerra mondiale come misura di risparmio energetico.
Il Parlamento europeo ha proposto l’abolizione del cambio di orario tra solare e legale, su spinta soprattutto dei rappresentanti dei paesi membri del Nord. La richiesta della Commissione era quella di abolire il cambio stagionale già a partire dal 2019, mantenendo per tutti gli Stati membri l’orario estivo, ma la nuova proposta approvata rimanda tutto al 2021.
In più, il compromesso raggiunto per approvare la proposta lascia ai singoli Stati la decisione se mantenere l’ora legale o quella solare, con il rischio concreto di creare una difformità tra i diversi paesi europei che potrebbe avere conseguenze negative e creare problemi di natura economica, nei trasporti ecc.
In ogni caso, se la proposta venisse confermata dopo i negoziati in corso tra parlamento e consiglio dell’Unione, gli stati membri avrebbero tempo di decidere da che parte (oraria) stare entro il 2020.
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