Il killer di origine tunisina che ha ucciso tre persone nella Basilica di Notre-Dame di Nizza, in Francia, è sbarcato a Lampedusa, insieme ad altri migranti. La conferma è arrivata da fonti degli apparati di sicurezza secondo cui nell’isola siciliana è avvenunta la prima registrazione dell’uomo. Di conseguenza, in stretto contatto con le autorità francesi, sono in corso tutti gli accertamenti per ricostruire gli spostamenti dell’attentatore.
L’attacco terroristico è avvenuto stamattina, intorno alle 9: l’uomo, armato di coltello, si è introdotto all’interno della chiesa e ha ucciso tre persone. La prima a morire è stata una donna, massacrata tra le navate della chiesa: il tunisino ha provato a decapitarla. Poi è stata la volonta del sacrestano di 45 anni e di una donna morta in un bar davanti alla basilica dove aveva cercato riparo dopo essere stata accoltellata alla gola.
L’aggressore è stato arrestato e, nel frattempo, avrebbe gridato spesso «Allah akbar». Non ci sono dubbi sulla matrice terroristica dell’attacco.
Il primo a dare la notizia del killer sbarcato a Lampedusa è stato Eric Ciotti, deputato della regione di Nizza, affermando di avere chiesto al presidente Emmanuel Macron di «sospendere qualsiasi flusso migratorio e qualsiasi procedura di asilo, in particolare alla frontiera italiana».
E Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, appresa la notizia, ha affermato su Facebook: «Se questa notizia dovesse essere confermata sarebbe di una gravità inaudita ed esporrebbe la nostra Nazione al rischio di isolamento. È uno scenario che FdI da tempo denuncia e che potrebbe concretizzarsi a causa della furia immigrazionista di questo Esecutivo. Conte, Di Maio, Lamorgese: di fronte a un’accusa gravissima l’Esecutivo è obbligato a rispondere».
Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, ha detto: «Il governo chiarisca subito se è vero che il killer tunisino di Nizza era sbarcato da poco a Lampedusa. Il negazionismo della maggioranza sui pericoli dell’immigrazione clandestina sta mettendo a rischio non solo la sicurezza nazionale, ma quella di tutta Europa nel momento in cui il terrorismo islamico sta rialzando la testa. Perché non sono stati fatti adeguati controlli? Il terrorismo non si combatte con l’accoglienza indiscriminata».
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