Il Marocco è in lutto nazionale dopo che un terremoto di magnitudo 7 ha colpito il paese venerdì sera, con conseguenze devastanti. L’ultima conta delle autorità di Rabat rivela che il bilancio delle vittime include 2.012 morti e 2.059 feriti, di cui oltre 1.400 in condizioni gravi. Il re Mohammed VI ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, con bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici.

La Terribile Notte del Terremoto

Il terremoto è stato registrato dai sismografi alle 23:11 di venerdì, 8 settembre, con l’epicentro situato nel centro del paese, a soli 16 chilometri dal villaggio Tata N’Yaaqoub, nel municipio di Ighil, a 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. La violenta scossa è durata circa 30 secondi, ma le sue conseguenze si sono fatte sentire su una vasta area, con città come Agadir, Rabat e Casablanca colpite da danni estesi. Incredibilmente, la scossa è stata avvertita persino in Algeria, Spagna e Portogallo, evidenziando la sua potenza straordinaria e il terrore che ha scatenato tra la popolazione marocchina. Molti lo definiscono il terremoto più devastante che abbia mai colpito il Regno del Marocco.

Risposta Rapida 

In risposta alla catastrofe, il ministro degli Interni del Marocco ha emesso un comunicato per rassicurare l’opinione pubblica, dichiarando che le autorità statali stanno mobilitando tutte le risorse umane e logistiche necessarie. Le operazioni di soccorso sono state implementate con l’invio di unità specializzate di primo soccorso, comprese squadre di ricerca e salvataggio. Inoltre, l’esercito marocchino ha annunciato che il re Mohammed VI ha autorizzato le forze armate del paese a intervenire e supervisionare gli aiuti. Aerei, elicotteri, droni e centri tecnici e logistici sono stati dispiegati sul posto, con l’obiettivo di portare il supporto necessario alle aree e alle case colpite dalla catastrofe.

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