C’è preoccupazione nell’area dei Campi Flegrei, nei pressi di Napoli, dove è in corso uno sciame sismico.

La scossa più forte è stata di magnitudo 4.2 e si è verificata alle ore 3.35, avvertita in maniera chiara in alcuni quartieri del capoluogo partenopeo. L’ipocentro è stato localizzato a circa 3 chilometri di profondità. Le prime due scosse, di magnitudo 2.2 e 2, sono state registrate ieri sera alle 22:49 e alle 23:36.

A Napoli – da Fuorigrotta al Vomero, dalla Riviera di Chiaia a Capodimonte – in molti sono stati svegliati dal movimento tellurico durato diversi secondi oltre che dalle sirene degli allarmi che si sono messe in azione.

Comunque, “in seguito all’evento la sala Situazione Italia del dipartimento della protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile” e non sono stati segnalati danni.

“La scossa più forte degli ultimi 40 anni”

Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, contattato dall’Ansa, ha spiegato che il sisma della scorsa notte “è stato il maggiore degli ultimi 40 anni” ed “è avvenuto durante uno sciame cominciato ieri mattina alle 5, caratterizzato da 60 eventi di intensità inferiore”. Il sisma, ha aggiunto, “si inquadra nella dinamica bradisismica, che negli ultimi giorni ha subito una lieve accelerazione”, cioè che “il processo sta continuando e la velocità di sollevamento del suolo si sta leggermente intensificando”.

“Sicuramente c’è una fortissima attenzione – ha proseguito l’esperto – e stanno partendo squadre per fare controlli siti sensibili, soprattutto Pisciarelli e Solfatara”, per rilevare misure relative a temperature ed emissioni di gas.

Al momento “non si osservano variazioni significative” sugli altri fenomeni legati al bradisismo. Il terremoto di magnitudo 4,2 si deve al fatto che “ci sono parti della crosta terrestre che riescono ad accumulare una maggiore quantità di energia” e che per questo possono generare terremoti più forti. “Ci sono piccole differenze – ha concluso l’esperto –  fra questo terremoto di magnitudo 4,2 e quello di magnitudo 3,8 avvenuto il 7 settembre. Entrambi gli eventi fanno parte di una categoria di terremoti di media magnitudo e sono avvenuti nell’ambito di un intenso fenomeno bradisismico, con uno sciame in corso”.

Articoli correlati