Violentissimo terremoto in Alaska, stato degli Stati Uniti d’America, seguito da una allerta tsunami diramata dalle autorità americane. Il sisma ha avuto intensità pari a 8.2 ed è stato seguito da altre scosse di assestamento, anch’esse molto violente.
Le autorità degli Stati Uniti hanno emesso un allarme tsunami a seguito di un sisma di magnitudo 8.2 della scala Richter registrato davanti alle coste dell’Alaska. L’allarme è stato divulgato dalla Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) sulla sua pagina web dopo la scossa, il cui epicentro è stato localizzato 90 chilometri a sudest di Perryville, l’ipocentro a 46,7 chilometri di profondità. Al momento sono state registrate due scosse di assestamento nella zona, di magnitudo 6.2 e 5.6.
Il Servizio meteorologico nazionale Usa ha pubblicato un’allerta per una «possibile minaccia di tsunami» sull’isola di Guam, evacuazioni generali sono in corso nella cittadina di Kodiak. L’Alaska fa parte della cintura di fuoco dell’oceano Pacifico, che è notoriamente molto attiva dal punto di vista sismico. Un terremoto di magnitudo 9.2, il più violento mai registrato, aveva colpito il 27 marzo del 1964 la regione di Anchorage. Il bilancio finale è stato di 250 morti.
Al sisma è seguita finora una raffica di 21 scosse di assestamento, inclusa una – di magnitudo 3,3 – con epicentro nella Wide Bay, solo ad un paio di km dalla costa e in superficie