La Russia potrebbe rispondere con armi nucleari anche ad attacchi non nucleari provenienti dall’Ucraina, se realizzati con il supporto di Paesi occidentali. Lo ha confermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, sottolineando che la nuova dottrina nucleare considera tali azioni una minaccia diretta alla sovranità nazionale. “Sì, è menzionato”, ha risposto Peskov a una domanda dei giornalisti. Il documento prevede che attacchi da Paesi non nucleari, ma supportati da potenze nucleari, giustifichino una risposta nucleare.
Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha dichiarato che i missili a lungo raggio forniti dall’Occidente all’Ucraina “non saranno in grado di dare un contributo significativo alle azioni militari del nemico”. Su Telegram, Medvedev ha accusato gli Stati Uniti di creare deliberatamente un’escalation del conflitto. “L’uso dei missili Nato può essere qualificato come un attacco alla Russia, che le conferisce il diritto di rispondere con armi di distruzione di massa contro Kiev”, ha concluso.
Per la prima volta, le forze ucraine avrebbero colpito una struttura militare russa utilizzando i missili balistici Atacms, forniti dagli Stati Uniti. Lo riferisce RBC-Ukraine citando fonti militari. L’attacco, avvenuto nella regione di Bryansk, ha colpito un bersaglio a circa 130 chilometri dal confine ucraino. Secondo la fonte, il colpo è stato “eseguito con successo”, segnando un nuovo capitolo nella guerra in corso.
Nel frattempo, il bilancio dell’attacco russo contro un dormitorio scolastico nella regione ucraina di Sumy è salito a dieci morti, tra cui un bambino. Lo ha riferito il servizio di emergenza, citato da RIA Novosti. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, altre persone potrebbero essere ancora sotto le macerie.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso solidarietà all’Ucraina in un messaggio su X, ricordando i mille giorni di conflitto: “Sono mille giorni che l’Ucraina oppone una resistenza coraggiosa a una guerra di aggressione illegale e ingiustificabile. Mille giorni che restiamo risolutamente al fianco dell’Ucraina e del suo popolo, per garantire il trionfo della libertà, della pace e della giustizia”. Macron ha ribadito che il sostegno europeo non si affievolirà.