Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, citato dai media russi, ha affermato che le conversazioni intercettate degli ufficiali tedeschi dimostrano il coinvolgimento diretto dell’Occidente nella guerra in Ucraina attraverso i “piani per gli attacchi sul territorio della Russia”.
Il riferimento è alla pubblicazione, venerdì scorso, sulle emittenti russi, di una regitrazione di 38 minuti di una chiamata in cui si ufficiali tedeschi discutono di armi per l’Ucraina e di un potenziale attacco di Kiev al ponte di Crimea.
Il giorno dopo, la Germania ha confermato l’intercettazione, annunciando l’apertura di una indagine ma sostenendo che rientra nella guerra di “disinformazione” di Vladimir Putin.
Mosca “spera di apprendere i risultati dell’indagine promessa dal cancelliere tedesco Olaf Scholz”, ha dichiarato Peskov. E ancora: “Scholz ha detto che a questo proposito sarà effettuata una verifica rapida, completa ed efficace. Speriamo che in qualche modo scopriremo, voglio dire anche attraverso i media, a cosa ha portato questa verifica”.
Il Crelino ha, comunque, convocato l’ambasciatore tedesco a Mosca, Alexander Graf Lambsdorff. L’accusa è che la Germania stia preparando una guerra contro la Russia.
Infine, sempre Peskov, a proposito dei funerali partecipati del leader dell’opposizione Alexei Navalny, ha rimarcato che il Cremlino non ha “nulla da dire”.