Da oggi, mercoledì 27 luglio, parte il nuovo registro delle opposizioni (RPO) al cosiddetto ‘telemarketing selvaggio‘, ovvero alle chiamate commerciali che ogni giorno si ricevono da vari call center e per proporre offerte di vario tipo. Iscrivendosi all’RPO, quindi, ogni cittadino può scegliere di tutelare la propria privacy dalle attività promozionali indesiderate e invasive.
Rispetto al passato, la novità consiste nella possibilità di inserire anche il numero di telefono cellulare nell’RPO, gi prevista per il telefono fisso e l’indirizzo postale. Gli operatori, quindi, saranno obbligati a consultare periodicamente il registro e, comunque, prima dell’avvio di una campagna pubblicitaria. Il servizio è gratuito per tutti i cittadini e presto il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) metterà a disposizione materiali informativi e avvierà una campagna di comunicazione.
L’iscrizione nel registro è possibile compilando un apposito modulo elettronico sul sito del Rpo www.registrodelleopposizioni.it o telefonando al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06.42986411 per i cellulari o inviando un apposito modulo digitale tramite mail all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it. Restano, infine, valide le iscrizioni inserite precedentemente al nuovo RPO con la facoltà per l’utente di annullare i consensi attraverso il rinnovo dell’iscrizione.
Il commento dell’Unione Nazionale Consumatori
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), in una nota ha affermato: “Finalmente, anche se con 10 ore di ritardo, è stato attivato il nuovo Registro delle opposizioni. Dopo la bellezza di 1544 giorni da quando era previsto, o se preferite 4 anni e 83 giorni da quando doveva diventare operativo secondo la Legge n. 5 dell’11 gennaio 2018, cioè 90 giorni dall’entrata in vigore della norma avvenuta il 4 febbraio 2018, abbiamo la possibilità di cancellare i vecchi consensi dati in passato e di iscrivere i cellulari al nuovo Registro delle opposizioni”.
“La lunga battaglia che abbiamo finora condotto per ottenere questo risultato, dalla petizione on line con migliaia di firme raccolte alle audizioni parlamentari, non solo non è ancora finita, ma è solo all’inizio. Intanto vigileremo sul buon funzionamento del Registro, ma poi vanno previsti dal legislatore indennizzi automatici per i consumatori che ricevono telefonate moleste nonostante siano iscritti al nuovo Registro delle opposizioni. Solo così ci sarà un incentivo a segnalare i call center irrispettosi delle regole e il quadro sanzionatorio favorirà comportamenti virtuosi. Si deve poi rimediare all’errore della Legge n. 5/2018 che prevede i prefissi unici, 0844 per le pubblicità, vendite e comunicazioni commerciali e 0843 per le attività statistiche, ma che poi, all’italiana, consente una deroga. Basta presentare l’identità della linea a cui poter essere contattati per eludere la disposizione, cosa che, ovviamente, hanno fatto tutti i call center. Così gli italiani ricevono chiamate da numeri cellulari e, non sapendo di chi si tratta, rispondono. Una beffa e una presa in giro”, ha concluso.
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